
Un’altra maglia nera per il Vibonese. Vibo Valentia è risultata infatti la peggiore provincia d’Italia per qualità della vita. Il dato emerge dall’indagine di “ItaliaOggi”-Università “La Sapienza” di Roma, che, per il 20° anno, fornisce un quadro riepilogativo su punti di forza e criticità delle province e delle principali aree del Paese.
In vetta alla graduatoria ci sono Bolzano, Trento e Belluno e ciò ribadisce, ancora una volta, il successo del modello del Nord-Est.
“Più nel dettaglio – rileva ‘ItaliaOggi’ – i risultati dell’indagine confermano e approfondiscono alcune tendenze già emerse negli anni scorsi. In primo luogo che la qualità della vita in Italia è caratteristica delle piccole e medie città del Nord-Est e, in misura minore, del centro. Basti pensare che nelle prime 35 posizioni della classifica solo Aosta esce da questa direttrice. A voler guardare bene la parte alta della classifica emerge anche un’altra indicazione interessante: la città ideale ha mediamente 100 mila abitanti. Nelle prime 40 posizioni, infatti, solo Verona e Padova hanno poco più di 200 mila abitanti, mentre Brescia, Parma, Modena, Reggio Emilia, Bergamo, Trento, Forli, Vicenza, Bolzano e Piacenza ne hanno più di 100 mila, tutte le altre 28 città hanno un numero di abitanti inferiore. Questa tendenza è confermata anche dalle (pessime) posizioni di classifica delle città più grandi: Milano è al 55° posto, Torino è al 78°, Roma all’85°, Palermo al 106° e Napoli al 108°. E la più grande di tutte, Roma, segna quest’anno un forte balzo all’indietro, perdendo 18 posizioni rispetto all’anno scorso, mentre le altre sono sostanzialmente stabili”.
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