
“Rabbia, frustrazione, dolore, disillusione, perdita di speranza questo viviamo ogni giorno in Calabria di fronte all’ennesima ingiustizia che nessuno sembra voler vedere. Tutti attoniti, intontiti, storditi dal tragico evento, nessuno che possa lucidamente mettere i cocci apposto, provando a rendere merito ed onore a coloro che sono stati strappati alla vita ingiustamente, dopo una nottata di lavoro. È il lavoro che manca dalla scena, la fatica, come se fosse un supplemento, come se non contasse, nemmeno stavolta, nemmeno dopo le ennesime morti”. Il segretario generale Filcams Cgil Calabria, Giuseppe Valentino, commenta con amarezza il drammatico incidente avvenuto sulla Trasversale delle Serre, in cui hanno perso la vita due persone. L’esponente sindacale prova a guardare gli eventi da un’altra prospettiva e spone una domanda: “Che ci facevano quattro esseri umani vestiti eleganti in mezzo a una strada nel cuore della notte?”. “Nessuno – rileva – sembra saperlo, a nessuno sembra importare anche se questa cosa avrà un’importanza notevole per la vita di chi resta, senza affetti e senza protezione sociale. Se non sono morti di lavoro non avranno neanche il riconoscimento che in questi casi è dovuto, che non serve ad alleviare il dolore, forse a riconoscere un po’ di giustizia, sicuramente ad aiutare a campare chi è stato privato dagli affetti”.
E ancora, Valentino afferma: “Invece no, il lavoro non esiste, come non esiste il luogo da dove venivano e dove avevano lavorato per un tozzo di pane. Esistono le tragedie ed i colpevoli, che siamo noi, povera gente colpevole perfino di morire così. Perché tutti si sono concentrati sulla strada, continuando a guardare il dito e a puntarlo sulla mancanza di autovelox o di telecamere tanto è che se la Trasversale delle Serre è insicura è colpa nostra che non la sappiamo affrontare da veri esperti automobilisti; non certo di chi sulla strada ha consumato inefficienze, illegalità, ruberie che hanno portato il progetto iniziale a ridursi e a sacrificare la sicurezza dell’arteria sull’altare del ‘scrurdammoce o passato’”.
Valentino critica il ministro Salvini ed il governatore Occhiuto per le loro dichiarazioni e si rammarica del fatto che la gente venga trattata “con superficialità e una pacca sulle spalle, sentenziando e promettendo cambiamenti epocali mentre nulla cambia, perché se non si torna a dare dignità e valore al lavoro nulla cambierà”.