In via Miraglia una delle tante voragini indifferenti ai “capolavori” social di Falcomatà

Il "cratere" in via Miraglia

Soltanto 24 ore fa scrivevamo del beffardo sarcasmo sbattuto in faccia ai cittadini dal sindaco di Reggio Calabria direttamente dalla sua pagina Facebook (qui la lettura dell’articolo): oggetto dell’ingiustificato entusiasmo del Primo Cittadino il rifacimento del manto stradale in via Figurella. Un lavoro che, in qualsiasi altra parte del mondo, rientra tra quelli elementari di manutenzione ordinaria, ma che, evidentemente, al giovane ed inesperto capo dell’Amministrazione Comunale appare un evento degno di solenne celebrazione social. Il post, peraltro, con modalità assai poco eleganti, era chiuso da una rozza considerazione concepita  per dileggiare chi si era permesso, qualche settimana fa, di muovere critiche alla decisione di rendere percorribili esclusivamente le vie attraversate dal Giro d’Italia. Per offrire a Falcomatà il quadro reale della situazione di cui sono vittime quelle sfortunate decine di migliaia di individui che non si servono di passaggi in elicottero e sono, dunque, costrette a stare con i piedi (e le ruote di automobili e scooter) per terra, pubblichiamo una foto ben più eloquente di mille parole sfornate dalla poco fervida mente dei propagandisti del “regimetto mediocratico”. A distanza di due mesi, la pericolosa fossa che si è aperta lungo un marciapiede in via Miraglia, in pieno centro, indifferente ai “capolavori” millantati dal sindaco, si è ampliata ulteriormente. Una testimonianza lapalissiana della sconcertante trascuratezza  sofferta dalla città, per mano dell’Armata Brancaleone meglio nota come Giunta Falcomatà. Il lettore che ha segnalato la voragine attenderà fiducioso il passaggio di una tappa del prossimo Giro d’Italia. Per sicurezza, ed auspicando che nel frattempo nessuno si accia male, lo stesso cittadino, tuttavia, preferisce affidare le sorti di Reggio alla protezione della Madonna della Consolazione e noi con lui.

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