Impresa Sicura, le risorse messe a disposizione sono briciole in confronto alle richieste: la realtà dei numeri

Che efficacia hanno i provvedimenti governativi rispetto alla crisi economica scaturita dall’emergenza sanitaria? Più che considerazioni teoriche, per rispondere a questa domanda, è utile fare riferimento alla fredda realtà dei numeri che danno la dimensione di quali siano le vere necessità.


Lampante è l’esempio delle richieste per Impresa SIcura, l’incentivo del Governo destinato alle aziende che hanno acquistato Dispositivi di protezione individuale (Dpi) per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.
Secondo quanto spiega Invitalia, “dopo appena un minuto dall’apertura dello sportello, avvenuta puntualmente alle 9” di giorno 11 maggio, erano “già state effettuate 59.025 richieste di prenotazione da parte di 42.753 imprese per un importo di 498.841.142 euro. Dopo 11 minuti le prenotazioni erano diventate 91mila. Alle 9,42 erano 110.749 per oltre un miliardo di euro di richieste di rimborsi, a fronte di una dotazione complessiva di 50 milioni di euro”.
Quindi, risorse che definire insufficienti è un eufemismo, perché rappresentano briciole rispetto alle esigenze.
Inoltre, “l’enorme interesse suscitato dall’incentivo ha creato un picco di accessi al sito di Invitalia, con oltre 600mila contatti, che hanno determinato, per qualche minuto, la congestione del portale. Il sito di Invitalia ha solo offerto ai cittadini e alle imprese le informazioni sull’incentivo e non ha alcun modo interferito con l’operatività della piattaforma di Impresa SIcura, dove le aziende, come dimostra l’elevatissimo dato delle richieste pervenute, hanno potuto operare senza alcun problema”.

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