Il Comitato “Mastro Bruno” denuncia: “Troppa gelosia, c’è disinteresse per il futuro”

Sono contenute in una “lettera ideale” all’ex vicesindaco di Gagliato, Domenico Aspro, da poco scomparso, le considerazioni del presidente del Comitato “Mastro Bruno”, Giacinto Damiani, sulla situazione e sulle opportunità delle comunità della Calabria centrale. Dal testo traspaiono amarezza e delusione per le scelte “poco lungimiranti” e gli atteggiamenti della collettività e della classe dirigente.
Di seguito, la “lettera” integralmente riportata:
“Caro Domenico Aspro,
sono certo starai bene. Meriti, anche se poca cosa, la riconoscenza del Comitato ‘Mastro Bruno’. È deciso, il progetto Sirio porterà il tuo nome ‘Progetto D. Aspro’. Mi manca il tuo supporto, largamente compensato da quello morale, al quale dovrò fare appello. Sono certo mi aiuterai, mi presterai un po’ d’ intelligenza, simpatia, carisma, che ti hanno sempre distinto nell’amare il tuo prossimo, nel trattare. Da solo, proprio non riesco, i consigli di Mastro Bruno non bastano. Non riesco a fare breccia, a scalfire la sensibilità della gente, la loro intelligenza. Vari gli aspetti che ti fanno preoccupare: quello di parlare a persone amiche, o sedicenti tali, che sollecitano il tuo interessamento, plaudono se ci parli, a tu per tu, senza poi sostenerti. Si preoccupano dei figli in modo anomalo perché costruiscono, per il neonato o nascituro, ‘lu quartinu’, l’appartamento, senza dedicare un solo istante a valutare la natura del terreno. Quale sarà l’eredità. Il disinteresse trasformerà il terreno in un porcile. I figli e il loro futuro saranno, così, serviti da chi li ‘ama’. Pronti per l’esodo. Pronti a giudicarci con un’altra religione. Il ‘Progetto D. Aspro’ è l’unica idea che ingenera civiltà e ricchezza. E noi? Si fa confusione tra ‘stima’ e ‘rispetto’, s’ingenera gelosia, invidia. Così le altrui idee anche se ottime si devono arenare e nulla importa il danno che ne deriva alla comunità, ai figli. È con questi esempi, caro Domenico che chiediamo e diciamo ai politici cosa devono o non devono fare? I politici fanno solo ciò che un sistema marcio, creato da noi cittadini con il disinteresse e l’astensione, impone loro di fare. Siamo felici, della legge elettorale. Nessuno che ne proponga una, motivandola. Chi deve farlo, non lo fa. Noi con tale modo di agire siamo peggio del male e non certo il ‘rimedio’. È semplicemente scandaloso l’episodio dell’11 giugno, relativo al Monumento di Mastro Bruno e anche quello de ‘la Trasversale’, con la manifestazione successiva del 17, non scherza. Le strade devono servire progetti che vadano oltre le stesse, diversamente correremo per aumentare la ghettizzazione del territorio. Più velocemente. Lo scrissi il 28.10.16. Scusami lo sfogo, Domenico, ma sono rari gli amici che mi capiscono”.

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1 Commento

  1. ” senza fermarsi a valutare la natura del terreno..” è quello che fanno tutti caro Giacinto, curarsi l’orticello proprio senza pensare al futuro o al vicino..a parole, come ben hai scritto, tutti ti danno ragione ma nella sostanza, come giustamente hai notato, i fatti sono scarsi e non v’è alcun sostegno…Se non si hanno intenti condivisi non si va da nessuna parte. Un abbraccio

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