L’Arma di Vibo Valentia ha festeggiato stamattina il 203° anniversario della sua fondazione, stretta attorno alle Autorità della Provincia, tanta gente comune, numerosi familiari e simpatizzanti dell’Arma ma soprattutto, tanti alunni delle scuole del Vibonese accompagnati dai loro insegnanti e genitori.
Straordinaria la partecipazione dei vibonesi e la cornice di festa che è stata resa ancora più suggestiva dall’inno d’Italia suonato e cantato dagli alunni del Liceo “Capialbi” diretti dal Maestro Diego Ventura a cui si sono aggiunti le Autorità, i carabinieri e i tanti presenti.
Poi alcuni alunni della scuola “Don Bosco” di Vibo Valentia hanno accompagnato il prefetto Longo, il procuratore Giordano, il presidente del Tribunale Filardo e il vescovo Renzo nella premiazione dei carabinieri distintisi nell’anno per atti di valore. Un gesto di colleganza ideale tra giovani vibonesi e carabinieri quali esempi di vita e rispetto delle regole.
Un messaggio di fiducia nelle Istituzioni e nell’Arma nella lotta alla ’ndrangheta quello lanciato dal comandante dei carabinieri di Vibo che ha rappresentato come in città siano presenti Reparti di eccellenza dell’Arma quali, lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, il neo istituito 14° Battaglione “Calabria” e i carabinieri forestali di Mongiana, nonché uomini e donne di assoluto valore che prestano il loro servizio nelle Stazioni e nei Nuclei Operativi e Radiomobili dei centri del Vibonese e sono essi stessi un patrimonio importante per i cittadini.
“Oggi – ha affermato il capitano Borettaz – nel nostro territorio, ove è forte la presenza della ‘ndrangheta, la cui arroganza si è manifestata in tutta la sua pericolosità con le reiterate intimidazioni di questi ultimi mesi, desidero porre l’accento sul prezioso servizio dei marescialli comandanti delle Stazioni e dei loro carabinieri, i quali ho voluto, tutti qui al mio fianco. Questi uomini e queste donne, taluni anziani altri giovanissimi rappresentano in quasi tutti i Comuni l’unico presidio di polizia e sono considerati dai cittadini un loro patrimonio, per la funzione di protezione e di solidarietà svolta in ogni circostanza. Gentili ospiti, Autorità, oggi sulla Provincia di Vibo Valentia, sono presenti le più significative componenti dello straordinario modello organizzativo dell’Arma, e, lasciatemi dire, la presenza di questi uomini e di queste donne di eccellenza è un motivo d’orgoglio per le Istituzioni e per i Vibonesi, una collettività che merita di essere difesa e tutelata con tutto il cuore. Per tutto ciò, cittadini della Provincia di Vibo Valentia, abbiate fiducia nell’Arma dei carabinieri, abbiate fiducia nelle Istituzioni”.
Ma anche un messaggio che ha messo in risalto l’attenzione dell’Arma alle fasce più deboli della popolazione, giovani, donne e anziani: “un saluto agli anziani e alle donne qui presenti. In un paese che vede aumentare il numero dei meno giovani e le donne vittime di soprusi e violenze, l’Arma dei Carabinieri presta loro la sua azione di soccorso ed è particolarmente vicina alle persone più vulnerabili della nostra società. Un abbraccio filiale ai colleghi dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo e alle Benemerite. La vostra presenza è particolarmente gradita perché rappresentate un esempio da seguire e siete un ponte ideale tra passato e presente”.
Il colonnello Magro ha messo in luce lo sforzo dell’Arma che ai primi di marzo ha voluto dotare la Calabria e Vibo Valentia con l’istituzione del 14° Battaglione Carabinieri nonché la rilevanza strategica dello Squadrone Cacciatori nella ricerca dei latitanti.
“Dal 1° marzo – ha affermato – Vibo e l’intera Calabria, possono contare su una straordinaria nuova componente: il 14° Battaglione carabinieri; un Reparto particolarmente qualificato nel controllo del territorio e nella gestione dell’ordine pubblico creato per garantire alla Calabria un ulteriore supporto nel contrasto alla criminalità comune e organizzata. Quindi una nuova risorsa che si affianca ad una storica realtà di eccellenza della città, i cacciatori, i quali costituiscono un prezioso presidio di legalità per la gente del Vibonese. I cacciatori sono anche esempi di vita per tanti giovani vibonesi; infatti il loro coraggio, la loro vita misteriosa e avventurosa è diventata per loro il sogno di una professione futura”. Il comandante ha voluto poi sottolineare il rapporto fraterno con i carabinieri forestali di Mongiana guidati dal tenente colonnello Gullì e dell’Ufficio territoriale carabinieri per la Biodiversità retto dal tenente colonnello Daraio, sottolineandone il valore aggiunto nella tutela dell’ambiente “Inoltre, da gennaio, anche l’Arma di Vibo si è arricchita di un’altra preziosa risorsa, accolta in maniera fraterna, i carabinieri forestali del Comando Gruppo e del Reparto Biodiversità di Mongiana che raccolgono il testimone della tutela dell’ambiente, la cui difesa e valorizzazione, in questa terra e in questi anni più che mai, costituiscono volano di sviluppo, di riscatto e di futuro”.
Toccante poi il commosso ricordo al carabiniere Antonio Civinini, di cui quest’anno ricorre il trentennale dell’uccisione a Vibo Valentia, per mano di un ubriaco che stava allora terrorizzando i passanti con la sua auto e una pistola in mano. Un giovane uomo, un carabiniere che ha sacrificato con generosità la sua vita per i vibonesi e che, questo è l’augurio del Comandante, possa essere di esempio per le giovani generazioni “E prima di congedarmi un commosso saluto a tutti i carabinieri caduti. Tra questi, voglio ricordare, il carabiniere Antonio Civinini, Medaglia d’Argento al Valor Militare, di cui quest’anno, il prossimo 15 giugno, ricorre il trentennale dell’uccisione a Vibo Valentia. Cari ragazzi che oggi siete qui numerosi, Antonio Civinini è morto all’età di 28 anni, mentre, libero dal servizio, durante una passeggiata in città, in una giornata di sole; è intervenuto per fermare un ubriaco che con il suo veicolo e una pistola in mano stava seminando il panico in una via affollata di Vibo; appena gli si è avvicinato è stato freddato. L’augurio dei carabinieri di Vibo Valentia è che la spontaneità e la generosità del suo gesto siano per voi giovani e per noi tutti esempio di solidarietà e di protezione fraterna nel momento del bisogno”.
Si è proceduto poi alla consegna delle ricompense ai militari che si sono particolarmente distinti per atti di valore o per significative operazioni di servizio. Gli encomi sono stati consegnati dalle massime Autorità istituzionali della Provincia, il prefetto Longo, il procuratore Giordano, il presidente del Tribunale Filardo e il vescovo di Mileto monsignor Renzo.
Assieme a loro, le ricompense sono state consegnate da alcuni alunni. “La fiducia nella legalità e nel progresso – è stato ribadito – ci porta a sperare che l’esempio di vita professionale dei vertici Istituzionali e dei Carabinieri, oggi premiati, costituiscano un modello per le nuove generazioni, su cui fonda il futuro della nostra comunità”.
La mattinata si è conclusa con la visita alla mostra statica dove le diverse specialità hanno messo in mostra i loro mezzi, le famose Gazzelle Alfa Romeo 159, le moto Bmw, il battello a chiglia rigida, i veicoli dei cacciatori e del Battaglione, fuoristrada Isuzu-Fiat Iveco C17 e Land Rover Freelander e l’elicottero, un AB412. Molto apprezzati dai presenti anche i veicoli dei carabinieri forestali, tra questi un Quad e una pattuglia a cavallo; due bellissimi cavalli di razza “murgese”, di nome Zunzan e Zibibbo che hanno incantato i più piccoli. Alla fine tanti gadget dell’Arma per i giovani vibonesi.
Una bella giornata di festa che ha confermato come i carabinieri siano l’Istituzione più amata ma soprattutto come con il loro impegno e la loro dedizione sappiano farsi amare dai vibonesi.
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