Ha nascosto al Fisco 11 milioni di euro: nei guai per contrabbando di carburanti ed evasione fiscale

La Guardia di Finanza ha scoperto una ditta individuale sconosciuta al fisco, attiva nel settore del commercio all’ingrosso di carburanti per autotrazione che dal 2015 avrebbe operato senza dichiarare all’Erario i propri redditi, risultando quindi evasore totale. Nell’ambito di indagini di Polizia Giudiziaria, disposte dalla Procura della

Repubblica, che avevano fatto emergere un sospetto traffico illecito di carburante – per lo più agricolo – i finanzieri della Compagnia di Castrovillari hanno individuato e circoscritto un presunto sistema di frode che originava dall’acquisto del carburante agricolo da parte del titolare della ditta mediante l’utilizzo e l’esibizione di false autorizzazioni – intestate a terzi soggetti ignari – rilasciate da Agenzie delle Dogane e dei Monopoli dislocate sul territorio nazionale. Il carburante così approvvigionato sarebbe stato poi solo documentalmente destinato a distributori che, di fatto, non ricevevano il prodotto, né lo avevano mai ordinato. In realtà, invece, secondo gli investigatori, il titolare della ditta ritirava il gasolio agricolo per poi rivenderlo ad un prezzo maggiore rispetto a quello di mercato a terzi soggetti e/o imprese che nulla avevano a che vedere con l’attività agricola e che lo
utilizzavano per autotrazione, in evasione dell’imposta di fabbricazione e consumo (la cosidetta accisa). All’esito delle indagini coordinate dal Pubblico Ministero Antonino Iannotta, il titolare della ditta è stato denunciato per contrabbando di prodotti petroliferi. Concluse le indagini di polizia giudiziaria, i finanzieri hanno avviato una verifica fiscale nei confronti della ditta individuale scoprendo che nel corso degli anni il titolare non avrebbe mai presentato dichiarazioni fiscali, né pagato imposte. E’ stato così ricostruito l’intero volume d’affari in particolare attraverso “controlli incrociati” effettuati presso le ditte fornitrici ed accertamenti bancari. A conclusione delle attività è stata rilevata, affermano gli inquirenti, la mancata dichiarazione di ricavi per circa 11 milioni di euro, evasione delle imposte sui redditi per circa 5 milioni di euro, e di accisa per altri 5 milioni di euro ed IVA per ulteriori 2 milioni di euro. Al termine dell’attività ispettiva, il titolare della ditta, originario del Comune di Altomonte, è stato ulteriormente denunciato all’Autorità Giudiziaria per occultamento o distruzione di documenti contabili, omessa dichiarazione annuale ai fini dell’IVA e falsità materiale.

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