Mattinata “doppiamente feconda” quella di ieri a Zungri, dove sono state gettate importanti fondamenta per due progetti che avranno sicuri risvolti positivi sia per il comune del “Poro” che per Gerocarne. Il primo è frutto di un incontro – visita alle “Grotte degli Sbariati”, dove il primo cittadino del centro dell’Alto Mesima, Vitaliano Papillo, è stato ricevuto dal suo collega, padrone di casa, Franco Galati, dal suo vice, Caterina Gaudioso e dalla coordinatrice del sito rupestre Maria Caterina Pietropaolo. Si sono appunto gettate le basi per “una proficua collaborazione sinergica, attraverso cui i due centri metteranno reciprocamente a disposizione di visitatori e turisti le bellezze di entrambi i comuni”. La bozza prevede che “tutti i visitatori che si recheranno a Zungri per le grotte, successivamente muoveranno verso Gerocarne, dove potranno ripercorrere i passi Giuseppe Musolino nel percorso naturalistico ‘I cammini del brigante’, oppure immergersi nella magica ed antica atmosfera belle botteghe artigiane per assistere ai masti vasai all’opera”. Ovviamente chi visiterà Gerocarne farà un percorso inverso verso Zungri ed i suoi suggestivi insediamenti, che da metà marzo ad oggi sono stati ammirati da ben cinque mila visitatori, confermandosi come importante attrattiva turistica della provincia. Come pure lo sta diventando sempre più Gerocarne. L’accordo, quindi, non potrà che essere positivo per i due comuni, che puntano in tal modo ad “incrementare un turismo peculiare e diverso che è sempre più di tendenza”. Ma un altro incontro ha avuto, sempre in mattinata, il sindaco Papillo, che ha potuto visitare la mostra laboratorio del maestro Michele Zappino, apprezzato scultore ed artista poliedrico, il quale ha manifestato l’intenzione di realizzare alcune sue sculture con l’argilla proveniente da Gerocarne o, comunque, con alcuni degli oggetti realizzati dai maestri vasai. Anche in tal caso si tratta di un “project in progress”, che, già ad agosto, potrebbe vedere la luce ed essere presentato ufficialmente. In collaborazioni come quelle appena citate, che potranno aprirsi anche ad altri comuni, Papillo e Galati ripongono molta fiducia, certi che, “investendo sulla sostanza di cui si compone ogni piccolo centro ed agendo di comune accordo per farla proliferare, ciò non potrà che tradursi in qualcosa di benefico e vantaggioso per un turismo alternativo che aspetta solo di essere conosciuto”.
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