
“Anche quest’anno il gay pride calabrese si è svolto nella massima serenità, smentendo di fatto tutte le preoccupazioni che hanno portato il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea a presentare una legge ‘contro le discriminazioni determinate dall’identità di genere e dall’orientamento sessuale’. Una legge, tra l’altro, che di fatto apre le porte alla diffusione dell’ideologia gender e a quell’opera che papa Francesco ha condannato come ‘colonizzazione ideologica’ paragonandola alle dittature del secolo scorso. Questa legge, infine, si configura anche come incostituzionale perché lede palesemente la libertà educativa delle famiglie sancita dall’articolo 30 della Carta fondamentale italiana”. È quanto afferma Giorgio Arconte, portavoce di “Generazione Famiglia” Calabria. “In virtù di ciò – aggiunge – chiediamo al capogruppo dei ‘Democratici e Progressisti’ di ritirare la sua proposta e lo invitiamo a scrivere insieme una nuova legge contro tutte le discriminazioni. Sappiamo bene che nella nostra regione esistono tipologie di disparità molto più importanti, due esempi su tutti: le donne in stato di gravidanza che non riescono a reinserirsi nel mercato del lavoro, oppure l’accesso dei disabili ai luoghi pubblici. Con una legge contro ogni tipo di discriminazione si eviterebbero pericolose strumentalizzazioni ideologiche, si farebbe realmente giustizia e la Calabria diventerebbe esempio per il resto d’Italia. Noi di Generazione Famiglia – conclude – con il nostro staff di giuristi, siamo già disponibili”.
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