Furto di gioielli in due abitazioni e ricettazione: scoperti i sospetti responsabili

Nella mattinata di giovedì 3 maggio, a Feroleto della Chiesa, in provincia di Reggio Calabria, i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di C.N., 33 anni, il quale è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e di L.C.M., 46 anni, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, con la prescrizione di rientrare nella propria abitazione dalle 20 alle 7, ed all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per tre giorni a settimana.
Entrambi sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro ed a vario titolo, dei reati di furto in abitazione e ricettazione.
Il provvedimento giunge a conclusione di una mirata attività indagine svolta dalla Stazione Carabinieri di Feroleto Dalla Chiesa, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, nel corso della quale i militari dell’Arma hanno raccolto, avvalendosi di metodi investigativi tradizionali, riscontri documentali ed escussioni testimoniali, gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati i quali sono accusati, ciascuno con ruoli diversi, di aver sottratto, nello scorso mese di novembre, monili e gioielli vari presso due distinte abitazioni di Feroleto della Chiesa e di aver successivamente ricettato i proventi del furto rivendendoli ad alcuni compro oro della Piana di Gioia Tauro allo scopo di trarne profitto.
Per gli stessi episodi delittuosi, il 26 marzo scorso, i Carabinieri di Feroleto della Chiesa, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, hanno tratto in arresto un minore del posto, P.C., ritenuto responsabile del reato del reato di furto in abitazione aggravato in concorso. Il giovane era stato affidato ad una comunità per minori e posto a disposizione del Centro Giustizia Minorile per la Calabria di Catanzaro.
C.N., al termine degli adempimenti di rito, è stato quindi tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, mentre entrambi gli indagati sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

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