“La bozza del nuovo Regolamento Arpacal di organizzazione per il funzionamento dell’Agenzia propone alcuni sostanziali cambiamenti tutt’altro che positivi”. È quanto afferma il coordinatore provinciale di Vibo Valentia Giuseppe Mangialavori che spiega: “preliminarmente va posta una questione di metodo che in democrazia non è un dettaglio. La proposta in esame, infatti, non è stata oggetto di alcuna discussione o confronto con i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti col funzionamento dell’Agenzia. Nel merito, va sottolineato che con l’eliminazione solitaria su tutto il territorio regionale dei due soli Laboratori Bionaturalistico e Chimico, il Dipartimento di Vibo Valentia risulta, ancora una volta, fortemente depauperato invece di essere potenziato. Considerate le moltissime attività in favore dell’Asp di Vibo, dell’Autorità giudiziaria, la chiusura degli unici due Laboratori Bionaturalistico e Chimico presenti nella provincia di Vibo Valentia, determinerà l’ennesimo vulnus ad una provincia già ultima nelle classifiche nazionali di efficienza dei servizi. Tutto ciò – sostiene l’esponente azzurro – si aggiunge alla vicenda della mancata realizzazione dell’ospedale, dell’incapacità di fronteggiare le difficoltà del sistema di collegamento stradale e così via. Insomma, un territorio che vive sempre di più ai margini dell’attuale politica regionale. Al danno, la beffa. Tale regolamento, infatti, prevede, altresì, la creazione presso altri dipartimenti provinciali di nuovi laboratori chimici. Tutto ciò non implicherà alcuna riduzione dei costi; semplicemente, creerà un danno per il Vibonese a vantaggio di altre realtà. Naturalmente, non si tratta di alzare il vessillo del campanilismo. Ma la riduzione dei servizi per un’intera provincia e il potenziamento su altre, stride con quel percorso di equilibrio politico e amministrativo che è destinato ad avere un’incidenza diretta sulla qualità della vita dei cittadini. L’amministrazione Oliverio, ormai, naviga senza bussola. Un’amministrazione, insomma, sempre più confusa che non sembra orientata da alcun disegno strategico efficace e capace di dare nuova linfa ai territori. Su tale vicenda, a breve – annuncia Mangialavori – sarà depositata apposita interrogazione regionale”.
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