Nel giorno del decimo anniversario dalla morte della mistica di Paravati, il presidente della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, Pasquale Anastasi, ha deciso di rilasciare delle dichiarazioni esclusive che vogliono chiarire la posizione della Fondazione alla luce della situazione giuridica in cui oggi versa.
Presidente Anastasi, oggi ricorre il decimo anniversario della morte di Natuzza. La Fondazione la ricorda con un concerto di musica sacra.
Sarà un momento di preghiera commovente e partecipato da tutti quanti hanno a cuore Natuzza e la sua Opera. E’ superfluo sottolineare che il concerto è assolutamente gratuito e aperto a tutti.
Vi viene rimproverato di non aver chiesto al Vescovo l’autorizzazione a svolgere alcuna celebrazione religiosa in ricordo della Serva di Dio. Sui social imperversa la polemica, anche a seguito di alcuni articoli apparsi sulla stampa locale.
Guardi, la Fondazione non intende prestarsi a strumentalizzazioni né intende fomentare polemiche inutili, soprattutto in questo giorno che è per noi molto importante.
Comprendo il suo punto di vista, ma le persone si domandano perché non si è organizzata una celebrazione presso la Fondazione.
Come tutti sanno, la Fondazione è stata soppressa sul piano canonico da un decreto vescovile del 3 luglio di quest’anno, che è immediatamente esecutivo perché il Vescovo non ha inteso sospenderne gli effetti, come pure gli avevamo richiesto.
Ma in altre occasioni, il Vescovo vi ha autorizzato alla celebrazione.
Sì, ma oggi la situazione è completamente differente rispetto al passato. E’ necessario un chiarimento. La Fondazione, in oltre 30 anni di vita, ha organizzato numerosissime manifestazioni religiose previa autorizzazione del Vescovo. Questo fino al 1° agosto 2017, data in cui Monsignor Renzo ha vietato alla Fondazione di svolgere attività di religione e culto, revocando il decreto emesso dal vescovo suo predecessore Monsignor Cortese. E’ vero che, anche dopo l’1 agosto 2017, la Fondazione ha potuto richiedere al Vescovo l’autorizzazione ad organizzare alcune celebrazioni in occasioni di particolari ricorrenze, ma ciò è potuto avvenire perché la Fondazione, giuridicamente, era ancora in vita, mentre oggi, a seguito del decreto vescovile del 3 luglio 2019, canonicamente non esiste più.
E allora perché non è stato fatto anche in questa occasione?
Perché, ripeto, il Vescovo l’ha soppressa dal punto di vista canonico. Non le ha soltanto revocato la possibilità di svolgere alcune attività, ma l’ha proprio cancellata dal panorama giuridico canonico, per cui nulla potevamo chiedere. Anzi, il decreto è stato inoltrato al Ministero degli Interni perché disponga la cancellazione della Fondazione dal Registro degli Enti Ecclesiastici civilmente riconosciuti.
Stando a quanto riportato da alcune testate giornalistiche, il Vescovo avrebbe concesso l’autorizzazione alla celebrazione se lo aveste chiesto.
Questa è una notizia che abbiamo appreso dalla stampa. Alla luce della situazione attuale, l’unico modo per essere autorizzati ad organizzare una celebrazione era quella di chiedere al Vescovo di revocare il suo stesso decreto. Cosa che, tra l’altro, abbiamo fatto con la remonstratio che è stata rigettata. E’ il caso di sottolineare che il decreto di soppressione di una persona giuridica in ambito canonico è un atto giuridico vero e proprio, che ha degli effetti suoi propri, che sono vincolanti per tutti: l’ente destinatario di quel decreto non esiste più quindi non può chiedere di svolgere alcuna attività canonica. Mi creda, non potevamo fare nulla, altrimenti lo avremmo fatto, come in precedenza.
Quindi, per i tanti fedeli che verranno a Paravati non è prevista alcuna celebrazione eucaristica?
No, questo non è esatto. Non è prevista alcuna celebrazione presso la Fondazione, ma nel corso della giornata si terranno le consuete celebrazioni in parrocchia a Paravati. Inoltre il Vescovo ha inteso organizzare una Santa Messa in Cattedrale, a Mileto. La Fondazione, tenuto conto della situazione giuridica in cui si trova oggi ha organizzato un concerto di musica sacra. Sant’Agostino diceva: “chi canta prega due volte” e questo ci è sembrato un buon modo per pregare e ricordare Natuzza. Colgo l’occasione per ringraziare il Maestro Maurizio Managò e i soprani Federica Lacquaniti e Maria Caterina Rottura, tutti i Maestri-Direttori e le Orchestre che si esibiranno, i quali hanno offerto gratuitamente la loro partecipazione.
La Fondazione rimarrà aperta in questo giorno così particolare?
Sì, certamente. La Fondazione rimarrà aperta come di consueto, dalle 9.00 alle 19.00, per accogliere tutti quanti verranno a visitare i luoghi di Natuzza.