Finita la latitanza di un presunto boss della ‘ndrangheta

Latitante dal 2017, è stato catturato nel Bergamasco

Latitante dal 2017, è stato catturato nel Bergamasco Simone Cuppari, considerato il boss dell’omonimo clan di Brancaleone, in provincia di Reggio Calabria, con interessi criminali a Francavilla a Mare, dalle parti di Chieti, nella regione abruzzese.

Destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa nel contesto dell’inchiesta “Design”, il sospetto personaggio di spicco della ‘ndrangheta ionica reggina è stato già condannato a 28 anni di reclusione, al termine del processo di primo grado. Nel luglio dello scorso anno, infatti, è stato, riconosciuto, colpevole di traffico di cocaina dai giudici del Tribunale di Chieti. Processo celebrato in seguito all’indagine “Shot 2009”, condotta nel 2010. Cuppari, inoltre, era finito in altre ordinanze di custodia cautelare in carcere all’epoca dell’operazione “Sparta”, eseguita dai Carabinieri di Pescara e di quella chiamata convenzionalmente “Banco Nuovo”, portata a compimento dai militari dell’Arma di Locri.

 

 

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