Fiamma Tricolore in trincea: “I reggini sospendano il pagamento della Tari, la battaglia è solo all’inizio”

Richiesta all’ASP valutazione rischio sanitario e ambientale

“Doveva essere l’inizio del secondo tempo, ma non è stato menzionato – usa l’arma dell’ironia Giuseppe Minnella, Portavoce provinciale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore – il titolo del film: ‘La Grande Truffa’.

E’ questo il copione della nuova Amministrazione Falcomatà che continua a vedere una città totalmente abbandonata e cittadini vessati ad ogni livello di governo.
In questi giorni tiene banco l’argomento TARI in una città sempre più sporca in cui l’indifferenziato non viene ritirato da oltre un mese occludendo l’accesso, in moltissime zone, a strade e abitazioni.
Proprio ieri in una intervista l’assessorE (le menomazioni alla lingua italiana le respingiamo fortemente) al Bilancio ha confermato la presa in giro effettuata nei confronti dei cittadini in campagna elettorale: non ci sarà alcuna riduzione delle tasse e della Tari in special modo. Ecco, pertanto, che il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, ritenendo non più procrastinabile l’attuale situazione ha scritto ieri alla direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e al dipartimento prevenzione Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) formulando la richiesta di pronuncia di tale ufficio in merito alla valutazione di rischio sanitario ed ambientale causata dalla mancata raccolta dei rifiuti, alla diffusione di micro discariche che ormai invadono ogni angolo della città e dei roghi che quotidianamente vengono appiccati”. “Chiediamo – è l’istanza avanzata dal dirigente della Fiamma – agli esponenti dell’opposizione in Consiglio comunale e a qualche componente dell’attuale maggioranza che non si voglia rendere complice di tale disastro ambientale e danno alla salute dei cittadini, di accodarsi e sollecitare tale richiesta di valutazione prima che sia troppo tardi!
Nel frattempo il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, interpellato un prestigioso studio legale della città, invita i cittadini a sospendere il pagamento della Tari presentando ricorso personalmente, assistiti da un professionista, tramite pec e notificarlo ai sensi dell’art. 17 bis del Decreto legislativo 546/1992 all’indirizzo di posta elettronica certificata del comune di Reggio Calabria Tributi@pec.reggiocal.it; l’Amministrazione, chiarisce lo studio legale, ha tempo 90 giorni per rispondere al reclamo. Nel caso in cui ciò non avvenga entro i successivi 30 giorni, tramite il pagamento di un contributo unificato tributario di 30 euro, si va a depositare il ricorso presso la Commissione tributaria provinciale di Reggio Calabria.
E’ bene notare che l’avvio del ricorso sospende i termini di pagamento e non produce more o interessi sull’avviso tributario che si è ricevuto. Considerato il comma 656 dell’articolo 1 della legge n.147 del dicembre 2013, il quale prevede la decurtazione al 20% della tassa sui rifiuti in caso di accertamento da parte dell’autorità sanitaria di una situazione di pericolo o danno alle persone, abbiamo per tale motivo interpellato l’ufficio igiene e sanità pubblica dell’Asp di Reggio Calabria per verificare se la mancata raccolta dei rifiuti su varie zone della città possa effettivamente determinare una situazione di rischio sanitario e quindi obbligare l’amministrazione a decurtare in misura massima al 20% la Tari per il 2020″. La missione che spinge un piccolo gruppo come il nostro a fare politica . confessa Minnella – è la strenua difesa dei cittadini: sia chiaro pertanto a tutti gli organi coinvolti che le mancate risposte daranno seguito ad azioni legali volte a tutelare la salute dell’intera comunità. La battaglia è solo all’inizio.”

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