
Tra venerdì e sabato, personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Gioia Tauro e Taurianova ha eseguito l’ordinanza di misura cautelare personale emessa dall’Autorità Giudiziaria di Palmi nei confronti di D.M.F., 24enne di Taurianova, L.A., 26enne di Taurianova, e personale della Squadra Mobile di Roma ha arrestato T.F., 28enne di Gioia Tauro alloggiato presso un camping sito della Capitale. Gli arrestati sono accusati, in concorso, dei reati di danneggiamento, detenzione e porto in luogo pubblico di materiale esplodente ed estorsione. Nel dettaglio i tre, in concorso, sono ritenuti colpevoli di aver fatto esplodere un’autovettura Fiat Punto, per aver detenuto e portato in luogo pubblico materiale esplodente ad elevata potenzialità, con l’aggravante di aver commesso il fatto in due persone, di notte e in un luogo abitato ed aver costretto una parente del proprietario dell’autovettura fatta saltare in aria a non presentarsi presso il Tribunale di Palmi nell’ambito di altro procedimento penale in cui avrebbe dovuto testimoniare in qualità di persona offesa. L’attività investigativa in questione è stata avviata nel gennaio 2016, quando in via Magenta di Gioia Tauro, cosiddetta “zona Marina”, un ordigno ha distrutto un’autovettura parcheggiata. A seguito di una mirata attività d’indagine è stata dapprima individuata, secondo gli inquirenti, la vettura utilizzata dagli attentatori per giungere sul luogo del delitto e, successivamente, sia i presunti esecutori materiali del danneggiamento, ovvero L.A. e D.M.F., sia il sospetto mandante, T.F..
Ieri pomeriggio inoltre, una Pattuglia della Squadra Volante, impegnata in servizio di controllo del territorio, è intervenuta a Gioia Tauro, dove ha arrestato P.M. per evasione in quanto, sebbene lo stesso fosse ristretto in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione, è stato sorpreso dagli agenti mentre si trovava all’esterno di quest’ultima.
Dopo le formalità di rito, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, è stato nuovamente posto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.
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