
Dopo il Consiglio di insediamento, durante il quale sono state messe a votazione nomine, designazioni e investiture più che altro procedurali e di rito, a Fabrizia si comincia ad entrare nel vivo dell’attività consiliare ed amministrativa. Il secondo Consiglio comunale, convocato dal presidente Vincenzo Costa per discutere ed approvare importanti questioni tecniche e finanziarie, ha visto la partecipazione di un nutrito numero di liberi cittadini, sinceramente interessati a seguire la concreta messa in pratica di quella che ormai viene comunemente avvertita come “una svolta sostanziale ed innovativa nell’agire politico, sociale ed amministrativo della collettività”. Il gruppo di maggioranza “Liberi e Giovani con Fabrizia”, guidato dal sindaco Francesco Fazio, ha “compiutamente relazionato ed unanimemente approvato tutte le proposte inserite all’ordine del giorno”. I lavori, secondo quanto riportato in una nota diffusa dall’Amministrazione comunale, “si sono svolti in un clima molto professionale ma anche interlocutorio, in modo tale da permettere a tutti i cittadini presenti di entrare nel merito e giudicare, al di là dei tecnicismi, la bontà e l’opportunità delle proposte deliberative. Tenendo conto delle specifiche competenze personali e professionali di ciascuno – viene precisato – hanno relazionato ed apportato il proprio contributo tutti i consiglieri del gruppo di maggioranza dal vicesindaco Andrea Leonardo Pasqualino, all’assessore Antonio Tassone, dal capogruppo Enzo Iacopetta ai consiglieri Francesco Cirillo, Samantha Nesci e Rosita Daniele”.
A margine del Consiglio, l’intero gruppo di maggioranza ha voluto esprimere “piena solidarietà nei confronti del figlio del consigliere Mamone, condannando qualsiasi gesto di violenza, per qualsiasi ragione o circostanza e ribadendo, tra l’altro, il proprio impegno amministrativo sulla questione della Pubblica sicurezza”.
“Unica nota negativa dell’intero Consiglio – viene sottolineato – rimane l’ingiustificabile, incomprensibile ed inopportuna latitanza dell’intero gruppo di minoranza, così detto ‘Ramoscello d’Ulivo’ (poiché a dire il vero i tre consiglieri eletti tra le fila della minoranza non hanno ancora effettuato nessuna costituzione ufficiale di tale gruppo consiliare, anche se vi sono norme regolamentari e statutarie che consentono di definirlo e considerarlo tale, fino a prova contraria, sulla base della comune elezione all’interno della lista uscita sconfitta dalle ultime elezioni amministrative). Assenza incomprensibile ed inopportuna, specie se si considerano i diversi proclami dal sapore propagandistico veicolati a più non posso a mezzo stampa e social network, mediante i quali e in tono forse solo provocatorio, tra l’altro, si suggerivano punti per l’ordine del giorno da inserire in Consigli comunali che, paradossalmente, la stessa minoranza continua a dissertare. Eppure, durante l’ultimo Consiglio, si doveva discutere ed approvare uno degli aspetti più importanti della gestione amministrativa dell’ente, ovvero l’assestamento generale del bilancio e la salvaguardia degli equilibri per la gestione 2017-2019. Un argomento – è la conclusione – talmente importante che avrebbe potuto più che giustificare la tanto attesa discesa dall’Aventino, metafora che, comunque, un gruppo di giovani rappresentanti politici, la maggior parte dei quali di centrosinistra, che hanno ottenuto l’importante mandato da un ampio e caloroso consenso elettorale-democratico, non può che criticare e condannare apertamente come denigratoria ed inopportuna”.
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