
Identità e sovranismo, due prerequisiti per la definizione di una qualsiasi ambizione progettuale di cultura politica, ma che nel primo frangente del terzo millennio sono stati, colpevolmente, trasformati in bersagli su cui puntare dalle postazioni globaliste occupate da cecchini impazienti di colpire al cuore le arterie vitali dei popoli.
Ad ergere una barriera indispensabile per far rimbalzare questi ripetuti assalti, a dire il vero, cominciano ad essere in tanti, tutti consapevoli della necessità di tutelare, e disegnare al meglio, i propri profili collettivi. Non una difesa ottusa, quanto, invece, una leva sulla quale fare affidamento per potersi confrontare alla pari, e senza sudditanza, con l’Altro che, lo si voglia o no, è sempre stato, è e sarà. Onestà intellettuale e conoscenza degli eventi della politica impongono che si ammetta Vincenzo Sofo nella ristretta cerchia di coloro che, molto prima di altri, ha intuito quale fosse la sfida epocale da affrontare, a viso aperto e con le sole armi del pensiero. Ha cominciato a farlo, almeno su una dimensione nota in ambito nazionale, già un decennio fa dando vita al think-tank “IlTalebano.com”, una catapulta da cui lanciare nel cielo sconfinato delle idee una concezione della politica fondata sul pilastro dell’elaborazione di riflessioni alte ed originali, con il coraggio di produrre visioni non astratte, ma da mettere a disposizione di leader capaci di coglierne l’essenza. E’ così che si è creata una corrispondenza di amorosi sensi con la nuova Lega di Matteo Salvini pronta a dismettere i panni secessionisti per indossare quelli nazionalisti alla base dei successi elettorali arrivati in serie. Vincenzo Sofo, fiero del suo sangue calabrese al 100% è candidato assai in vista della Lega nella circoscrizione Italia Meridionale in occasione delle elezioni Europee che si celebreranno il 26 maggio. Nel corso del suo ininterrotto peregrinare tra una località e l’altra del collegio, il 33enne astro nascente della Lega sta battendo in lungo e in largo la Calabria. “Stanza 101”, l’associazione reggina di cui è presidente Pasquale Morisani, lo ha ospitato nella sua sede di via Damiano Chiesa per un confronto ad ampio raggio sui temi di più stretta necessità contingente e sugli ideali da realizzare concretamente per dare una sterzata decisa alle prospettive inseguite da un Sud rimasto indietro, troppo indietro, lungo il percorso intrapreso a grandi falcate dal resto d’Europa. La ricetta proposta da Sofo si avvale di un ingrediente fondamentale: l’esaltazione delle specificità locali, quelle mille patrie che, pur nella loro irriducibile diversità linguistica e storica, si fondono in una struttura unitaria organica legata da un destino comune. Una teoria, questa, perfettamente aderente a quel sovranismo rappresentante, annota Sofo, il presupposto che costituisce il passo iniziale da affrontare per l’autodeterminazione di un territorio. Un principio naturale, tuttavia non più tale a causa delle politiche adottate dall’Unione Europea che, negli anni, ha svuotato di poteri decisionali quegli stessi territori oggi ansiosi di riprendere in mano il proprio futuro. E’ questo il contesto ideale per consentire il consolidamento del progetto della Lega sovranista auspicato da Matteo Salvini a cui Vincenzo Sofo desidera fornire la chiave di lettura utile per far comprendere al ministro dell’Interno quali debbano essere le politiche e l’approccio migliori per affrontare le istanze calabresi di cui il 33enne candidato “calabrese” si propone, con convinzione, entusiasta portatore.