Elezioni Vibo, Lo Schiavo replica a Censore: “Frasi che fanno senso, questi metodi hanno determinato l’arretratezza”

Antonio Lo Schiavo non ci sta e replica secco alle affermazioni del già deputato Bruno Censore, che ha escluso in maniera brutale qualsiasi possibilità di dialogo (leggi qui).

“Devo ringraziare – afferma ora Lo Schiavo – anche chi ha fatto la dichiarazione, perché ha messo nero su bianco tutto ciò che mi divide da questo modo di fare politica, marcando una diversità prima di tutto culturale”.
“Ma davvero qualcuno – si domanda l’esponente di centrosinistra – può pensare che la qualità e la forza di un progetto politico si possa misurare in base al numero di liste messe in campo nelle elezioni amministrative? In realtà questa è la degenerazione del sistema elettivo amministrativo, che ha portato progressivamente al declino della funzione e del ruolo del Consiglio comunale di Vibo. E i risultati si vedono”.
Lo Schiavo rimanda al mittente le considerazioni e puntualizzando che “queste affermazioni fatte da chi ha avuto un ruolo di primo piano nelle Istituzioni fanno un certo senso, anche perché questo modo di fare politica, basata su questo metodo di ricerca del consenso, è causa dell’arretratezza del nostro sistema politico-istituzionale. Il problema è quindi più complesso e va al di là delle prossime elezioni di Vibo. Il nuovo corso nazionale del Pd – è l’interrogativo finale – avrà la forza di mettere in campo una nuova classe dirigente per la Calabria liberandosi da questo retaggio politico e culturale?”.

Contenuti correlati

Commenta per primo

Lascia un commento