
“La Regione Calabria può vantarsi di avere a disposizione un esercito di laureati e diplomati pronti a mettere a sistema competenze e talento al servizio dei territori. Non facciamoli scappare, aiutiamoli a restare e a creare ricchezza per le nostre comunità”.
Parte da questo spunto Giuseppe Macrì, architetto e candidato alle elezioni regionali sotto le insegne della Lega nel Collegio Centro, per spiegare il suo progetto di sviluppo incentrato sulla valorizzazione delle risorse umane.
Principio base è dunque la permanenza in Calabria, ma per raggiungere questo obiettivo occorre creare le condizioni per la realizzazione professionale e per l’efficienza di funzionamento del sistema.
La priorità è “recuperare il ritardo strutturale presente nella regione con interventi sostenibili mirati nei diversi settori strategici: sanità, infrastrutture, agricoltura, turismo e ambiente (Recovery Plan)”, ma questa azione deve andare di pari passo con “l’abbattimento della burocrazia malata per semplificare i processi amministrativi e ricreare un rapporto di fiducia con i cittadini”.
Secondo Macrì, è “indispensabile realizzare le infrastrutture territoriali utili alla crescita della regione” ed “ utilizzare le risorse in maniera responsabile, senza dimenticare che i soldi del Recovery Fund si trasformeranno in debito per circa due terzi dei fondi assegnati, se non si utilizzeranno in fretta e con obiettivi chiari”.
Entrando nello specifico della sua proposta, Macrì sostiene che occorre “rilanciare le risorse dei territori attraverso la creazione dei distretti territoriali che fanno emergere la qualità e le peculiarità degli ambiti regionali ricchi di valori, tradizioni e sapienza”.
Quanto all’aspetto dell’offerta dei servizi, l’esponente del Carroccio considera fondamentale “riorganizzare la sanità attraverso poli ospedalieri di eccellenza, affidando ruoli importanti a uomini e donne che hanno dato lustro alla nostra regione”. Infine, l’impulso all’economia non può prescindere da “un aiuto alle imprese per realizzare processi di sviluppo e nuova occupazione”.