Elezioni regionali, La Serra contrasta Barilaro: “È un recordman dell’arte del trasloco politico”

“È davvero curioso che il sindaco di Acquaro definisca ‘quadri antichi da tempo riposti in soffitta ed oggi mirabilmente rispolverati’ i politici di area centrosinistra che si sono ritrovati a Lamezia Terme per discutere delle sorti della coalizione regionale”.

A rigettare il commento di Giuseppe Barilaro è Alfredo La Serra, componente della Direzione provinciale del Pd, che imputa alla controparte di essere “intenditore di quadri vecchi” poiché “è riuscito a dimenticare presto l’antico dominus politico Gaetano Bruni, che lo ha avviato alla politica ed alle Istituzioni” e che “si è reso protagonista di innumerevoli giravolte spaziali che lo hanno portato alla corte di Trematerra, Scopelliti, Adamo, Oliverio, Giamborino e Censore, passando da un mentore all’altro con la stessa disinvoltura con la quale una trottola passa tra i diversi settori del campo di gioco”. La Serra affonda i colpi e contesta a Barilaro di essere “un recordman dell’arte del trasloco”. “Senza una coerenza che lo potesse contraddistinguere – aggiunge – col suo agire ha dimostrato una visione della politica eccessivamente pragmatica, che lo ha visto, da ultimo, appiattirsi sulle posizioni del suo attuale dominus Adamo”. La Serra ripercorre le tappe del percorso politico dell’avversario e sottolinea che “tempo ne è passato dalle regionali del 2010 quando ha appoggiato Giamborino, per poi alle europee del 2014 sostenere Scopelliti ed alle regionali dello stesso anno ha contribuito all’elezione di Mirabello. Alle provinciali vibonesi – continua – si è poi presentato con una propria lista targata Udc, mentre alle politiche del 2018 non ha mancato di dare il suo sostegno all’ex parlamentare Censore. Da ultimo non ha mancato di spendersi per il consenso al senatore Mangialavori, contribuendo ad eleggere Solano a presidente della Provincia di Vibo. In ultimo a conclusione del suo personale ‘valzer del Mesima’, dopo qualche settimana di apparente silenzio, lo abbiamo poi ritrovato in quel di Piscopio a tenere a battesimo la nascita del comitato Pro Oliverio insieme a ragazzini di primo pelo come Carratelli ed il redivivo Giamborino”. Il finale contiene una domanda maliziosa: “quante posizioni diverse assumerà fino alle prossime regionali?”.

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