
Fra i punti all’ordine del giorno del Consiglio regionale convocato per martedì ve n’è uno dal particolare significato.
Si tratta del “Provvedimento di variazione al Bilancio di previsione 2019-2021 approvato con la legge 21 dicembre 2018, n. 49”. Nel preambolo della relativa proposta di legge di iniziativa della Giunta sottoposta all’approvazione del Consiglio regionale si legge, fra l’altro, che “con nota n. 312635 del 9 settembre 2019 il dirigente generale reggente del Dipartimento Presidenza, preso atto che ad oggi non è stata ancora fissata la data delle elezioni, ha richiesto al Dipartimento Bilancio, Finanze e Patrimonio di provvedere ad effettuare le variazioni di bilancio necessarie a garantire la copertura delle eventuali spese da sostenersi nell’anno 2019 per le elezioni del presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale da effettuarsi secondo le modalità previste dalla legge regionale 07.02.2005, n. 1 e dalla legge regionale 17.08.2009, n. 25”. Da notare che la delibera di Giunta reca la stessa data (9 settembre) della nota del dirigente del Dipartimento Presidenza.
Dunque, l’approvazione della variazione consentirebbe potenzialmente di votare nel 2019 (anche se in prossimità del Natale). Da capire se l’intenzione sia davvero quella di votare entro l’anno (in questo caso sarebbe comunque necessario approvare prima il bilancio per l’anno successivo e in Consiglio non c’è una maggioranza) o quella di utilizzare la data delle elezioni come “minaccia politica” verso gli avversari interni. Al momento le coalizioni sono tutt’altro che pronte viste le guerriglie scatenate dalle aspirazioni di Mario Oliverio e Mario Occhiuto, senza contare che finora non esiste uno straccio di programma.


