È a doppio binario la sfida che si profila in vista delle elezioni regionali a Serra San Bruno. Il destino della competizione del 26 gennaio si interseca infatti con le prossime elezioni comunali per diversi motivi. Ogni candidato fa corsa a sé, ma inevitabilmente questo cammino si va a sovrapporre con quello dei concorrenti.
Nella città della Certosa la sfida principale sarà tra l’attuale sindaco Luigi Tassone, che corre sotto le insegne del Pd, e Bruno Rosi, candidato con Fratelli d’Italia.
Il confronto è sul passato (le preferenze riportate potranno essere interpretate come un giudizio sull’azione amministrativa dei due), ma anche sul futuro perché in caso di elezione si aprirebbe da subito la campagna elettorale per le comunali. Tassone e Rosi saranno (seppur non in prima persona in caso di successo alle regionali) in campo su schieramenti opposti, pronti a dare forza alle rispettive coalizioni. Resta da considerare la variabile relativa all’appoggio dei movimenti civici di riferimento su base locale: quanti appartenenti all’asse “La Serra rinasce – In alto volare” e quanti componenti di “Liberamente” si schiereranno con Tassone e Rosi? Si tratta di un interrogativo non di secondo piano, la cui risposta potrebbe comportare conseguenze per gli assetti primaverili.
È evidente, ad ogni modo, che il risultato delle regionali dipenderà dalla capacità di “coprire” la parte centrale della Calabria e non solo il comprensorio delle Serre. Quindi, è decisiva la rete elettorale che in candidati riusciranno a creare nelle prossime settimane.