
Non sarà Antonino Minicuci il candidato a sindaco di Reggio Calabria per il centrodestra. Già nella giornata di martedì, fin dalla mattinata, si erano rincorse voci sempre più robuste sulla definitività delle scelte, indirizzate dall’onorevole Francesco Cannizzaro, di Forza Italia. Il partito degli “azzurri” non era disposto a cedere di un millimetro sul no secco al burocrate in pensione di Melito Porto Salvo indicato dalla Lega. Forte delle liste pronte a sostenere la “rivolta identitaria” a 50 anni dai moti di Reggio, le truppe berlusconiane hanno eretto un muro per la cui costruzione si sono rivelate importanti anche i mattoni portati dagli altri gruppi della coalizione, ultimo in ordine di tempo Fratelli d’Italia. Anche la delegazione reggina dei meloniani è tornata da Roma, dopo la riunione di martedì mattina, “portando carico” e facendo così pendere definitivamente la bilancia dalla parte avversa a Minicuci. La Lega, ritrovatasi completamente isolata, ha, dunque, dovuto prendere atto della posizione granitica degli alleati fermi nell’intento di non subire alcuna imposizione di candidati calati dall’alto e senza discussione. Troppo debole, del resto, era apparsa, da subito, l’ipotesi relativa all’ex Segretario comunale che vive a Massa, sconosciuto alla cittadinanza e privo di quello spessore politico necessario per imprimere un cambio di direzione netto alla parabola discendente patita dalla città durante gli anni a guida Giuseppe Falcomatà. Ora che tutte le caselle sono state collocate ciascuna al proprio posto naturale, è davvero questione di ore e, finalmente, almeno questo lascia trasparire il clima di ottimismo che si respira all’interno della compagine di centrodestra, dovrebbe essere chiuso il cerchio attorno al nome del candidato a sindaco che sfiderà il Primo Cittadino uscente. A tal proposito è in corso a Roma un vertice che, con ogni probabilità, si rivelerà essere quello risolutivo.