
Il 17 ottobre sarebbe stato il suo compleanno. In questo giorno, Domenico Gabriele, per tutti Dodò, viene ricordato come vittima innocente di un agguato. Stamattina, presso il teatro “Apollo” di Crotone si è svolta la manifestazione “Buon compleanno Dodò” con la presentazione di lavori realizzati dalle scuole in occasione della “IX giornata della legalità”. Sono intervenuti, tra gli altri, il prefetto di Crotone Cosima di Stani e il commissario per le vittime di mafia Vincenzo Panico. Presenti i genitori di Dodo, insieme ad altri familiari di giovani innocenti vittime di mafia.
IL RICORDO DEL VIMINALE “Era la sera del 25 giugno del 2009 – viene ricordato sul sito del Ministero dell’Interno – quando due sicari irruppero in un campetto di calcio nella contrada Margherita, alla periferia nord di Crotone, dove ragazzi ed adulti stavano giocando a pallone. Anche Domenico Gabriele era tra i bambini che si cimentavano nella partita. Obiettivo dell’azione era Gabriele Marrazzo, un emergente della mala locale, che fu ucciso sul colpo. I killer, però, incuranti dei possibili bersagli di quell’agire scellerato, spararono all’impazzata, ferendo anche altre nove persone, tra le quali il bambino.
Dodò non venne ucciso sul colpo, ma iniziò un calvario durato tre mesi; fu ricoverato a Crotone, poi a Catanzaro, operato prima al fegato e poi al cervello, morì il 20 settembre”.
“Per mantenere viva la memoria di Dodò – spiega il Viminale – attraverso l’impegno sociale e attività benefiche, è nata l’Associazione Dodò Gabriele, decidendo di ricordarlo ogni anno il 17 di ottobre, giorno in cui avrebbe festeggiato il compleanno. I killer, Vincenzo Dattolo e Andrea Tornicchio, fratello del capocosca Francesco, detenuto in regime di 41 bis, sono stati condannati all’ergastolo, confermato anche in Cassazione.
Lo Stato ha onorato il suo sacrificio, con il riconoscimento concesso dal Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso di cui alla legge n. 512/99 a favore dei suoi familiari, costituitisi parte civile nel processo”.
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