
“Con il pensionamento dei due medici di famiglia, Dinami si trova ad oggi sostanzialmente privata di ogni tutela sanitaria. La popolazione, in gran parte composta da anziani in precarie condizioni di salute, sembra essere stata abbandonata e lo scenario che si prefigura è alquanto preoccupante”.
Arriva una nuova denuncia da parte del responsabile regionale del Patronato Encal Cisal ed ex vicesindaco Nino Di Bella, che sottolinea la “condizione di disagio della comunità”.
“Non è nemmeno pensabile – sostiene – che i cittadini debbano ricorrere alle cure di medici di altri paesi, distanti più di una decina di chilometri e già oberati di lavoro. Dinami, le frazioni di Monsoreto e Melicuccà, le località Boscoreggio e Umbro non possono essere messi da parte e trattati come luoghi abitati da cittadini di serie C. Oltretutto, il pessimo stato della viabilità rende difficoltosi gli spostamenti, rendendo problematiche operazioni che dovrebbero essere semplici”.
Di Bella chiede, dunque, che “nell’immediato sia nominato un medico provvisorio, affinché ci sia una risposta rapida per la popolazione che non può rimanere scoperta rispetto ad un servizio essenziale” e la successiva indicazione di “un medico che presti stabilmente servizio per la nostra comunità”.
“Abbiamo intenzione – afferma Di Bella – di far sentire forte il nostro malessere e, pertanto, avviamo, sin da subito, una raccolta firme da presentare alla Prefettura e all’Asp di Vibo Valentia per chiedere chiarezza su questa situazione e per pretendere il rispetto dei nostri diritti. Anche la politica – conclude – deve destarsi dal suo torpore e mettere in pratica azione a difesa della comunità”.