Dinami, cimiteri aperti solo giovedì e sabato: perché non impiegare i percettori di Reddito di cittadinanza se manca il personale?

*di Carmen Manduca – Forte disagio per i cittadini del comune di Dinami, che lamentano il disservizio causato a seguito dell’ordinanza del sindaco che prevede la riapertura dei cimiteri solo il giovedì e il sabato. 

I cittadini non hanno perciò il diritto di visitare i propri cari negli altri cinque giorni della settimana, quando e come desiderano, e non sono poche le lamentele, visto che in molti non hanno ancora potuto portare un fiore a un loro congiunto dopo la chiusura durante l’emergenza Covid, dal mese di Marzo.

Eppure la normativa nazionale parla chiaro, cimiteri regolarmente aperti come altri ambienti di uso pubblico.

La ragione non è chiara, visto che parecchi cittadini non hanno avuto risposta dopo essersi recati in Comune; voci di corridoio addebitano il disagio alla mancanza di personale, ma sorgono molti dubbi. Intanto, se è questione di evitare assembramenti, la scelta è infelice, perché limitando le visite a soli due giorni, si avrebbe il risultato opposto; se la causa reale è la mancanza di personale è evidente che il sindaco avrebbe l’imbarazzo della scelta tra le seguenti:

  1. Far aprire ad inizio giornata e chiudere nel tardo pomeriggio da addetti comunali
  2. Chiedere il supporto della Protezione civile locale
  3. Impiegare i percettori del reddito di cittadinanza, per i quali non ha ancora avviato i Progetti Utili alla Comunità (PUC) essendo essi stessi  pensati apposta per “i bisogni e le esigenze della comunità”, specificatamente per interventi di tipo sociale, ambientale, formativo e preservazione dei beni artistici e culturali, per un minimo di 8 ore settimanali fino ad un massimo di 16 (decreto Ottobre 2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 Gennaio 2020).

Avviare i PUC richiede tempo e impegno, ma non sembra essere tra le priorità del sindaco di Dinami, dato che a Luglio ancora non se ne sente parlare. I percettori di RDC nel Comune di Dinami sono 51, una forza lavoro che potrebbe migliorare considerevolmente la qualità della vita dei residenti.

Un’anziana vedova del Comune racconta in lacrime che dal mese di marzo, non è riuscita ancora ad andare a visitare suo marito, 4 mesi senza un fiore e, come se non bastasse, essendosi recata dall’ex custode che detiene ancora la chiave, l’ha supplicato di accompagnarla per aprire giusto il tempo di una visita, ma le ha risposto che senza autorizzazione non avrebbe potuto aiutarla.

Insomma tanta tristezza e rabbia, dietro una decisione che lascia perplessi e denota superficialità nei confronti dei cittadini, che chiedono solamente di soddisfare un loro innegabile diritto. 

Dietro ad un fiore si appaga la consolazione di una madre, di un fratello o di una vedova, non si può limitare o ostacolare un gesto così prezioso per la vita di una persona.

Ci aspettiamo perciò che si ravveda, e che riapra i cimiteri, sette giorni su sette, nel più breve tempo possibile, evitando agli stessi di procedere nei termini consentiti dalla legge. 

*Meet Up 5 Stelle Pizzo e cittadina di Monsoreto di Dinami

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