Dimensionamento scolastico, Fabrizia alza la voce di fronte ai vertici provinciali: “I diritti dei ragazzi non si toccano”

La comunità di Fabrizia è compatta nel respingere il nuovo dimensionamento scolastico che “penalizza” l’entroterra e “toglie un diritto ai ragazzi”. La forte contrarietà è stata espressa in più sedi ed a più livelli: l’ultimo atto è quello concretizzatosi davanti al presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado L’Andolina. Al suo cospetto si sono presentati delusi, rammaricati, ma anche determinati, i genitori degli studenti, i rappresentanti d’Istituto, i sacerdoti, il delegato della dirigente scolastica, l’Amministrazione comunale. Nei giorni scorsi, l’Esecutivo guidato dal sindaco Francesco Fazio aveva messo nero su bianco, in un’apposita delibera, la volontà di mantenere la sua autonomia scolastica rivendicando il pieno diritto all’istruzione.

Il concetto è stato ribadito ai vertici provinciali persino dalla componente religiosa: a L’Andolina è stata richiesta in primis una maggiore conoscenza del territorio, che è l’elemento fondamentale per capire che “questo ridimensionamento” non può toccare “un’area geograficamente isolata, mal collegata, che vive i disagi e l’emarginazione”. Insomma, i problemi e le caratteristiche della zona montana non possono essere ignorati al momento di disegnare le strategie fondamentali per la crescita culturale e sociale. Evidente l’amarezza per quanto maturato finora, per una strada imboccata che non rispecchia certamente le aspettative della popolazione. Fabrizia non vuole arrendersi, non vuole “subire” nuove privazioni e nuovi “scippi”, non accetta che un baluardo essenziale come la scuola possa vedere spostamenti di equilibri. I numeri, secondo la delegazione di Fabrizia, sono relativi se inseriti in uno specifico contesto: chi decide ha anche il compito di ascoltare prima di prendere decisioni. Fabrizia è pronta a far sentire la sua voce e a difendere la sua “autonomia”.

Contenuti correlati