
“La conclusione della 3^ edizione della Giornata sulla Dieta mediterranea mi offre lo spunto per fare delle riflessioni e ritornare su un argomento che mi ha visto impegnato, per uno scorcio della passata legislatura regionale, allo studio di una proposta che poi si tramutò nella legge 45/2013 – interventi di promozione della Dieta Mediterranea”. È quanto afferma il già consigliere regionale Alfonso Grillo che spiega: “il varo di tale legge fu accolto con entusiasmo dal mondo scientifico, dalle associazioni di riferimento, da studiosi del settore e imprenditori che, da anni, attendevano con trepidazione. La Calabria, si disse nella giornata della Dieta mediterranea ad Assisi, alla presenza tra gli altri del professore Italo Richichi, e dei rappresentanti di tutte le regioni, alla pari di Puglia e Campania finalmente ‘si dota di uno strumento che la pone sulla stesso piano delle altre regioni nella valorizzazione del settore agroalimentare legato alla corretta alimentazione’. La legge superò il vaglio del Governo e divenne efficace nel 2014, giusto in tempo per mostrare al mondo intero, attraverso l’expo, che apriva i battenti nel 2015, le potenzialità di una terra in possesso di stili di vita, consuetudini, usi e costumi, che motivavano le origini dello studio della buona alimentazione su Nicotera. Ebbene – attacca il coordinatore provinciale di Vibo Valentia di Ncd-Ap fa un certo effetto oggi sentire Orlandino Greco parlare come un oracolo dei ritardi, dei tempi biblici della Calabria e stupirsi del calo vertiginoso dell’occupazione legato alla incapacità della politica di valorizzare il grande patrimoni della nostra terra. Rispondo a Greco: finché il metodo utilizzato dai consiglieri regionali è quello di ‘destrutturare’ efficaci strumenti legislativi in essere, imponendone il blocco al solo fine di mettere il cappello su una legge, per la Calabria non c’è speranza. Greco, perfetto caposcuola di Oliverio e della teoria del ‘nulla si crea, tutto si trasforma’, ha sprecato tre anni della sua presenza in Consiglio regionale a scopiazzare lavori che altri hanno pensato, proposto, approvato come nel caso della legge 45/2013 e del Testo unico sull’emigrazione, guarda caso anch’essa proposta dal sottoscritto, divenuta legge. Certo l’emulazione non è delitto, specialmente se è virtuosa, ma se tirasse fuori l’originalità invece di inseguire scorciatoie, forse farebbe meno danni alla Calabria e anche a se stesso. Tornando all’argomento Dieta mediterranea ci si aspettava da Orlandino Greco nteressanti spunti che, nel merito, giustificassero la sua scelta di intervenire in maniera drastica su un tema già normato, e che nel metodo indicasse tempi certi di approvazione e di attuazione. Ed invece – conclude Grillo – nel suo laconico discorso solo giustificazioni, dubbi, incertezze. E la Calabria attende…”.
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