
Ospite della trasmissione radiofonica “On the news” su Radio Serra, Brunello Censore ha fatto il punto della situazione su queste ore, delicatissime e convulse, che stanno interessando l’Amministrazione comunale di Serra San Bruno, dopo lo strappo consumatosi per mano dei tre dissidenti Walter Lagrotteria, Valeria Giancotti e Brunella Albano.
L’ex Deputato del Partito Democratico ha rivelato che il sindaco Luigi Tassone, nell’attesa che si consumi, in senso positivo o meno, l’epilogo della crisi, ha già provveduto a salutare in Municipio impiegati e dirigenti comunali. Un gesto che, come ha ammesso lo stesso già parlamentare, lascia spalancata la porta delle dimissioni del sindaco, il quale, tuttavia, confida nell’accoglimento dell’appello lanciato alle forze “responsabili” della città della Certosa. Un’ipotesi che, ha confidato l’autorevole rappresentante del PD rispondendo alle domande dei conduttori Antonio Zaffino e Biagio La Rizza, spera si concretizzi grazie a coloro che in passato hanno lavorato per il bene di Serra, con un chiaro riferimento al consigliere regionale Nazzareno Salerno, ispiratore della lista “In alto volare” rappresentata in Consiglio comunale da Jlenia Tucci. Netta e non più ricomponibile, come è emerso dalle parole secche pronunciate da Brunello Censore, la frattura con i “ribelli”: la ragione è da ricercare nell’assenza di fiducia nei loro confronti rei, a dire dell’ex Deputato, di averla tradita con comportamenti “espansionistici” che miravano a minare la forza di Luigi Tassone. In particolare, è stata messa al bando ogni possibile “forma di ricatto”. Censore – che ha confermato che si candiderà alla carica di segretario regionale del Partito Democratico – ha rimarcato di “non mai aver chiesto niente per sé” all’Amministrazione specificando che “la bandiera della legalità deve sempre sventolare alta” sul palazzo municipale.
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