
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro hanno eseguito, nel territorio delle province di Catanzaro e Crotone, misure cautelari personali interdittive nei confronti di tre dipendenti pubblici (un dirigente e due funzionari) in servizio presso l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Barbara Saccà, su richiesta del sostituto procuratore Fabiana Rapino. In particolare, le complesse attività investigative delegate alla Guardia di Finanza, condotte anche con l’ausilio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, hanno consentito di accertare, sostengono gli inquirenti, la corruzione in atti giudiziari nonché il falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico. Nello specifico, nell’ambito di una distinta indagine di competenza di un’altra Procura della repubblica, S.F. funzionario 59enne del N.I.S.A. (Nucleo Investigazioni Sanità Ambiente), organo della Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, si sarebbe adoperato per evitare l’iscrizione nel registro degli indagati di P.G. direttore amministrativo 49enne dell’Azienda sanitaria da cui organicamente dipendeva, riuscendo nell’intento. Ciò sarebbe stato possibile, secondo gli investigatori, anche grazie alla redazione di un atto ideologicamente falso, indirizzato alla Procura competente, ad opera del funzionario del N.I.S.A. in concorso con un altro collega della stessa struttura, L.F., 48 anni. Il direttore amministrativo della stessa ASP si sarebbe adoperato, nel contempo, per fare assumere la figlia di S.F., con contratto prima a tempo determinato poi a tempo indeterminato, presso un’azienda di Catanzaro con il cui titolare era in rapporti di stretta amicizia. I provvedimenti cautelari eseguiti dal Nucleo di Polizia Tributaria-Gruppo Tutela spesa pubblica di Catanzaro sono costituiti da tre misure interdittive di sospensione immediata dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per la durata di un anno nei confronti di P.G. e S.F. e di sei mesi nei confronti di L.F..
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