Coronavirus, Msi: “Governo di irresponsabili e mezze misure hanno aggravato la situazione, si mobiliti immediatamente l’esercito”

La segreteria regionale del Movimento Sociale – Fiamma Tricolore invita “tutta la popolazione calabrese a rimanere nelle proprie abitazioni e a limitare al massimo le relazioni interpersonali”.  

“La nostra regione e le sue strutture sanitarie – spiega il partito di destra – non possono correre il rischio che il virus Covid-19 si diffonda e, alla luce di quanto accaduto in Lombardia, occorre seguire pedissequamente i disposti del governo”.

“Abbiamo apprezzato – rileva il Msi – in questi giorni gli interventi del presidente Santelli e gli appelli alla popolazione ma sappiamo bene che questi ultimi purtroppo sono serviti a ben poco in quanto la nostra regione non ha né i mezzi né gli uomini per far sì che le ordinanze vengano rispettate.  

Se mezzi e uomini sono insufficienti ancor peggiore è la situazione sanitaria a causa delle politiche scellerate che hanno amministrato negli ultimi decenni la sanità calabrese.

L’Italia sta scontando e sconterà nelle prossime settimane, speriamo non mesi, le politiche di un governo di incapaci, di ex disk jockey e venditori di bibite, che da inizio anno con le sue non misure o mezze misure non ha fatto altro che velocizzare il più possibile la diffusione del virus e che intende combatterlo con l’autocertificazione.

Un governo di persone serie e preparate, quale il nostro non è, avrebbe dovuto capire anzitempo che le misure adottate avrebbero generato il caos nella popolazione e quindi adottare misure contenitive quali mobilitazione delle forze dell’ordine, presidio delle strade, trasporti aerei e ferroviari, controllo dei confini regionali e provinciali, ben prima che i suddetti decreti venissero emessi. Così- aggiunge – non è stato e ciò provocherà nei prossimi giorni una più rapida diffusione del virus al Meridione dovuto all’afflusso di gente dal Nord Italia (tutti i casi calabresi sono riconducibili infatti alle zone geografiche colpite da febbraio) e al panico che tali decreti poco chiari (basti rivedere l’imbarazzante intervista del min. Speranza da Fazio di domenica sera) hanno generato con la corsa all’accaparramento di generi alimentari.

Un governo imbelle che non è riuscito a far rispettare a poche decine di migliaia di persone le zone rosse di dieci comuni della Lombardia e uno in Veneto dubitiamo abbia le capacità, risorse e mezzi per farlo invece su tutto il territorio nazionale. Il risultato è quello attuale: aver fatto propagare il virus su tutto il territorio e generato il panico tra la popolazione. Dunque al momento l’unica cosa che può fermare l’emergenza è il buon senso dei cittadini. Ben poco purtroppo.

Ancora stamattina le forze dell’ordine, già insufficienti per l’ordinaria amministrazione quotidiana, hanno a che fare con la rivolta nelle carceri e pochi se non nulli sono i controlli sul territorio come abbiamo potuto appurare”.

Per tale motivo il Movimento Sociale chiede che “al più presto vengano attivate le unità dell’esercito per il presidio delle strade e il rispetto delle disposizioni a ieri emanate.

A sindaci, presidenti di regione, prefetti, comitati per la sicurezza – specifica il Msi – si può chiedere ben poco: il personale pubblico, sanitario, di pubblica sicurezza dopo decenni di tagli del ‘ce lo chiedere l’Europa’ è ridotto all’osso. Sono tutti ufficiali senza truppa, simbolo del fallimento dell’idea liberista, e quindi non vedremo mai in Italia le immagini arrivate dalla Cina con centinaia di addetti alla sanificazione, pulizia dei mezzi pubblici, strade, strutture sanitarie.

Quanto sta accadendo sia di monito per tutti gli italiani: non basta l’onestà per governare. Servono le capacità. Chiediamo pertanto ad ogni cittadino, che abbia la possibilità di farlo – è la conclusione – di invitare i propri amici, familiari, conoscenti alla calma, a rimanere in casa e a limitare i contatti al massimo. Solo così ne potremo uscire tutti insieme e salvare il nostro paese da un disastro economico e sociale”.

Contenuti correlati