Coronavirus, il sindaco di Spadola richiama l’Asp: “Solo informazioni frammentarie, troppa burocrazia. Chi non è all’altezza si faccia da parte”

Delusione, ma anche indignazione. Il sindaco di Spadola Cosimo Damiano Piromalli non trattiene impressioni e sentimenti e denuncia “il modo di gestire l’emergenza, soprattutto dal punto di vista comunicativo, da parte dell’Asp di Vibo Valentia”.

“Noi sindaci – sostiene Piromalli – dobbiamo fare i conti con informazioni frammentarie provenienti dall’Asp, spesso ottenute solo attraverso quei funzionari responsabili che sono disponibili. Non ci vengono comunicate le indagini epidemiologiche in corso e, invece, noi potremmo contribuire seriamente a ricostruire flussi e percorsi. I territori di Spadola, Brognaturo, Simbario e Serra San Bruno sono strettamente connessi e quindi il nostro contributo potrebbe rivelarsi prezioso per lo svolgimento delle indagini. Come sindaco, l’unico dato che ho è il numero di concittadini rientrati a Spadola e censiti personalmente uno ad uno e rispetto ai quali non ho mai avuto alcuna comunicazione in merito nè da parte della Regione nè da parte dell’Asp. Persone che, peraltro, hanno finito anche la quarantena volontaria già da qualche giorno. Insomma, c’è troppa burocrazia, ma la burocrazia in questo momento dovrebbe lasciare spazio al buon senso. E anche la privacy non può essere chiamata in causa a seconda del caso. C’è chi dice di aver ricevuto i complimenti per la gestione dell’emergenza, a me non pare proprio che sia così”. Quanto alla tabella riassuntiva dei dati pubblicata sul sito istituzionale dell’Asp, Piromalli afferma che “i dati non tornano e ci sarà stata sicuramente qualche falla. A Spadola – aggiunge – nessuna persona è risultata positiva come è noto e come è stato correttamente riportato. Ma non ci sono nemmeno persone asintomatiche. Bene ha fatto il sindaco di Nardodipace a prendere posizione: se c’è qualcuno che non è all’altezza della situazione deve farsi da parte”.

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