
I rappresentanti di “Uniti per Nardodipace”, Romano Loielo e Piero Tassone, sono intervenuti in merito alla vicenda relativa alla famiglia di Cassari di Nardodipace colpita da Coronavirus. Di seguito, la nota integrale:
La querelle legata alla vicenda Coronavirus a Nardodipace sembra per il momento non voler affatto cessare, anche se, data la delicatezza del caso, sarebbe auspicabile smorzare subito i toni. Apprendiamo dalle pagine de “Il Meridio”, infatti, che oggi è giunto anche l’intervento del rappresentante della locale associazione di Protezione civile, sul cui merito non intendiamo affatto mettere parola, lasciando come sempre alla Comunità il giudizio su ogni aspetto che riguarda la cittadinanza. Vi è, tuttavia, una contraddittoria posizione nell’articolo in questione che ha attirato la nostra attenzione e sulla quale riteniamo opportuno esprimere una breve ma doverosa considerazione. Se da un lato, difatti, il rappresentante dell’organo di volontariato tiene a precisare la lontananza del sodalizio dalle vicende politiche locali, commette poi, forse non del tutto involontariamente, una deprecabile gaffe nel momento in cui si spinge ad affermare che “la bontà delle persone può rimanere vittima di astute menti che intendono lanciare messaggi inquietanti; non certo riconducibili all’opposizione politica, che peraltro non esiste”. A tal riguardo, seppur possa apparire legittimo tutto l’intervento dell’autore profondamente autocelebrativo, nonché a tratti incomprensibile quanto eccessivamente complottista, intollerabile risulta, invece, il riferimento all’opposizione politica di Nardodipace, soprattutto se tali osservazioni provengono da chi si professerebbe apolitico ed apartitico. Segnalo quindi al responsabile della Protezione civile locale che l’opposizione politica di Nardodipace, malgrado la sua evidente disattenzione, è viva e vegeta, altamente propositiva e soprattutto collaborativa, sempre nel più vivo interesse della nostra amata Comunità. La opposizione politica di Nardodipace ha scelto oculatamente di evitare, contrariamente a quanto faceva a suo tempo l’opposizione alla precedente Amministrazione Loielo, aspri e deleteri scontri politici, a volte anche poco leali, espletando invece la propria attività nel rigoroso rispetto delle parti, segnalando puntualmente errori ed omissioni, proponendo idee e soluzioni per la crescita e lo sviluppo della intera cittadinanza. Riteniamo, quindi, sia assolutamente il caso di placare gli animi e di eseguire un opportuno esame di coscienza per verificare se è stato esercitato a pieno da ognuno il ruolo rispettivamente rivestito, evitando di lanciare invece accuse a destra ed a manca nel tentativo di coprire le proprie mancanze. L’opposizione politica di Nardodipace è ben lieta di assistere ad attività concrete poste in essere da organizzazioni di volontariato nel territorio, laddove però, in un momento particolare come questo, non ci si limiti solo ad annunci ma si scenda nella concreta assistenza alla popolazione in stato di bisogno. Si fa la corsa in questi giorni per sminuire le parole espresse ieri dalla famiglia colpita dal virus, ma non vedo però una sola parola spesa per giustificare concretamente la reale mancanza di assistenza nei riguardi di quei concittadini che più di ogni altro in questo periodo ne avevano necessità. Allora finiamola con passerelle ed attacchi velenosi e puntiamo l’attenzione sulle vere cose da fare, perché al di là delle belle favole che ognuno può raccontarsi, la gente è li attenta ad osservare ed all’opinione pubblica non sfugge mai nulla!
In ogni caso, porgiamo un caloroso buon lavoro anche all’associazione di protezione civile che sembrerebbe essere rimasta l’unico “simbolo di legalità” a Nardodipace, che probabilmente si sarà lasciata prendere però la mano in questa circostanza dall’euforia del momento, esprimendo scorrette considerazioni che avrebbe potuto senz’altro evitare.