Colpito da un infarto, è salvo grazie a medici e amici: l’ex sindaco di Spadola Piromalli racconta la sua drammatica esperienza

Una brutta esperienza determinata da un terribile infarto che può essere raccontata grazie alla disponibilità di qualche amico e alla prontezza di riflessi di medici e operatori sanitari. Momenti difficili che il già sindaco di Spadola Cosimo Damiano Piromalli ha vissuto due settimane addietro e che, una volta superati, ha sentito l’esigenza di riviverli per ringraziare chi ha gestito l’emergenza e per sottolineare l’importanza di un presidio sanitario locale.

Piromalli ricorda di aver raggiunto l’ospedale “San Bruno” accompagnato dall’amico Bruno Muzzì e precisa che “al Pronto soccorso di Serra San Bruno nessuno ha perso tempo prezioso: la dottoressa Dayeren Lafargue, di turno insieme al personale infermieristico, in pochissimi minuti ha predisposto il necessario per somministrare la giusta terapia e svolgere tutte le operazioni previste da protocollo, stabilizzando la grave situazione, tranquillizzandomi e provando ad alleviare dei dolori lancinanti. Nel frattempo, l’ambulanza del 118 ha raggiunto  l’ospedale per trasferirmi, nel più breve tempo possibile e con la delicatezza necessaria, presso l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia-Emodinamica-Utic dell’Azienda ospedaliera di Germaneto, che era stata precedentemente avvisata. Qui un team di medici professionisti era pronto ad effettuare il primo trattamento di angioplastica che mi ha salvato la vita”.

Le parole di Piromalli, dense ancora di ansia e preoccupazione, fanno capire la drammaticità di quelle ore: “i minuti prima di giungere a Germaneto sono sembrati un qualcosa di interminabile e il mio unico pensiero era rivolto a mia moglie, ai miei figli e alla mia famiglia; il personale del 118 ha, intuitivamente, reso questi momenti più tollerabili, parlandomi e distraendomi durante tutto il tragitto. Nell’Azienda ospedaliera universitaria ‘Renato Dulbecco’ – aggiunge – sono stato catapultato in un mondo di professionalità, preparazione e umanità. Sono rimasto per 5 giorni in terapia intensiva sotto la supervisione di tutto il personale del reparto e, successivamente, dopo aver subito un nuovo intervento di angioplastica, sono stato ricoverato presso il reparto di Cardiologia. Oggi sono in riabilitazione, mi sento in gran forma e attendo con pazienza il rientro a casa”. Dunque, pericolo scampato ma da non dimenticare. L’ex primo cittadino ringrazia quindi “tutto il personale sanitario presente presso il Pronto soccorso di Serra San Bruno mercoledì 22 gennaio (la dottoressa Dayeren Lafargue, gli infermieri e il personale ausiliare), il personale del 118 (il dottore Roche Pugliese, l’infermiere Francesco Massa e l’autista), il team del reparto di Cardiologia emodinamica dell’Ospedale Universitario di Germaneto (il direttore Daniele Torella, il dottore Sabato Sorrentino e tutto il personale infermieristico e ausiliare), il team del reparto di terapia intensiva (la dottoressa Nadia Salerno, tutti i medici, il personale infermieristico e ausiliare), il team del reparto di Cardiologia; il personale di Villa dei Gerani, Bruno Muzzì, Mimmo Sodaro di Spadola”.

L’emozione di tornare ad abbracciare tutti coloro che hanno un ruolo nella propria vita è incontenibile e Piromalli esprime le proprie emozioni ricambiando “stima e affetto sincero”.

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