
È di quasi 800 mila euro il valore dei beni sequestrati su disposizione del gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, relativamente all’inchiesta sulla sede dell’Aterp di Vibo Valentia e concernente l’utilizzo dei fondi ex Gescal. Secondo gli inquirenti, l’acquisto dello stabile, avvenuto sulla base di 2.800.000 euro, si sarebbe concretizzato pur nella consapevolezza che l’Aterp di Vibo sarebbe stata presto soppressa data la costituzione dell’azienda unica regionale (legge regionale n. 24/2013). Nel mirino della Guardia di Finanza sono finite 16 persone fra esponenti politici, dirigenti e tecnici. Fra gli indagati ci sarebbero l’ex assessore regionale Giuseppe Gentile, l’ex commissario dell’Aterp Tonino Daffinà, il dirigente generale del Dipartimento regionale Lavori pubblici Domenico Pallaria, l’ex dirigente del Dipartimento Lavori pubblici e Infrastrutture Antonio Capristo e gli imprenditori Nazzareno Guastalegname e Antonino Stagno. Le indagini interesserebbero anche: Giuseppe Raffele, Giuseppe Maria Romano, Emilio Minasi, Luciano De Pascali, Vito Caglioti, Nicola Concetto Barbuto, Nicola Bosco, Giuseppe Pepe, Michele Montagnese e Serafino Fiamingo.
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