Chiede l’elemosina ad un’anziana e poi la deruba: arrestato 17enne marocchino

Come espediente ha usato quello di chiedere una sorta di elemosina “in natura”, ovvero qualcosa da mangiare e da bere, per poi compiere il furto. Il tutto senza fare i conti con le Forze dell’ordine.
Un 17enne marocchino è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per un furto in abitazione e furto aggravato, e contestualmente deferito per il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, dai carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, diretta dal maresciallo capo Davide Lombardo.
I militari sono intervenuti a Bagnara Calabra, nel viale Vittorio Emanuele II, dove era stato commesso un furto in abitazione, come segnalato telefonicamente sull’utenza “112” da parte di alcuni cittadini.
Immediatamente la Centrale Operativa della Compagnia carabinieri di Villa San Giovanni, diretta dal Capitano Giuliano Carulli, ha inviato sul posto alcuni equipaggi già impiegati in servizio di pattugliamento del territorio.
Giunti tempestivamente sul posto, i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra ed un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile di Villa San Giovanni, hanno accertato che, pochi minuti prima, l’arrestato si era presentato alla porta di un’anziana cittadina ivi residente e le aveva chiesto cibo ed acqua in elemosina. Approfittando di un momento di distrazione della vittima, il minore è riuscito a sottrarle un telefono cellulare ed il portafoglio della nipote della signora, riposto nell’ingresso dell’abitazione, per poi immediatamente tentare di darsi alla fuga.
Tuttavia, il giovane è stato prontamente fermato dalla nipote della vittima e dalla pattuglia dei carabinieri ai quali il minore ha fornito anche false generalità allo scopo di evitare di essere compiutamente generalizzato. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’avente diritto.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato affidato ai propri genitori a regime degli arresti domiciliari presso l’abitazione di propria residenza, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida, su disposizione del Pm di turno della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria.
L’intervento posto in essere rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando provinciale di Reggio Calabria, sta svolgendo diuturnamente in tutta la città dello Stretto.

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