“Caso Rendiconto”, “Maierato democratica” attacca il sindaco: “Maldestri tentativi attuati per non incorrere in sanzioni”

Prosegue e si rinvigorisce la polemica fra l’opposizione ed il sindaco di Maierato in riferimento alla tempistica per la convocazione del Consiglio comunale per l’approvazione del rendiconto ed alle modalità di gestione dell’Ente. “Il comportamento del sindaco – spiegano i consiglieri del gruppo ‘Maierato Democratica’ – nelle funzioni di presidente del Consiglio ha rappresentato il maldestro tentativo attuato per non incorrere nelle sanzioni previste in caso di mancata approvazione del rendiconto 2016 nei termini perentori assegnati dalla diffida prefettizia. Il reiterarsi di siffatti comportamenti (già segnalati in occasione di altre sedute consiliari) – aggiungono – determina la continua lesione dei diritti delle minoranze, pertanto, abbiamo chiesto al segretario comunale quale garante dell’Ente e del Consiglio comunale nella sua interezza di porre in essere le azioni necessarie al rispetto della vigente normativa ed a tutela dei diritti della minoranza”. Chiuso l’aspetto tecnico, la minoranza passa a quello politico e sostiene che “non ci siamo mai sottratti a nessun tipo di confronto né di tipo politico, né di tipo amministrativo e abbiamo partecipato a tutte le sedute di consiglio comunale convocate nel rispetto della normativa votando anche a favore di proposte presentate dalla maggioranza”. In riferimento al “buco di bilancio” viene rilevato “un ulteriore maldestro tentativo di strumentalizzare alcune situazioni”. A questo proposito, la minoranza ricorda “a questi distratti signori che già ad agosto 2016, in occasione della seduta di consiglio comunale relativa all’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio 2016, come gruppo di opposizione avevamo evidenziato l’esistenza del disavanzo da ripianare…! In quella occasione, gli stessi soggetti che oggi ci accusano hanno negato fortemente l’esistenza di questa situazione per arrivare, poi, a dicembre a dover tornare sui propri passi e correre ai ripari con un consiglio d’urgenza! E oggi, dimenticando che nel 2016 hanno amministrato anche loro, ci additano come unici colpevoli di quella situazione!”. Espresse delle precisazioni in merito al finanziamento concernente il fotovoltaico e a quello inerente gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, Sergio Rizzo, Francesco Barbieri e Domenico Liberto concludono sostenendo che “noi abbiamo agito ed operato sempre nella massima trasparenza, magari anche commettendo qualche errore, ma non certo rubando o appropriandoci indebitamente di somme che non ci appartenevano”.

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