Caraffa. “Se la ami la cambi”: “Arrivano ‘Cartelle pazze’, l’Amministrazione si svegli e controlli”

Raffaele Fimiano

Il movimento politico “Se la ami la cambi” prende posizione per quanto concerne gli avvisi di accertamento per omesso/parziale versamento della Tares.

“Tale situazione – dichiara il movimento politico – sta nascendo in questi ultimi giorni nel nostro paese. Da quanto sta emergendo – continua Se la ami la cambi – da riscontri con molti cittadini del nostro comune interessati alla ricezione, ci troviamo di fronte ad accertamenti di tributi già pagati. Ci troviamo, infatti, di fronte a molti atti da annullare tanto che tale avvenimento sembrerebbe configurarsi in una tipologia similare a quella nota a livello nazionale delle cosiddette “cartelle pazze’”. “Come movimento politico e come rappresentanti del popolo – afferma ‘Se la ami la cambi’ – non possiamo che chiedere delucidazioni immediate al sindaco Sciumbata, all’assessore al Bilancio ed all’Amministrazione comunale tutta. Delucidazioni che dovrebbero essere fatte con una certa celerità e con delle ‘scuse consequenziali”. “Il nostro pensiero ovviamente va ai tanti cittadini che si sono trovati, si trovano o si troveranno in questa situazione particolare, infatti si trovano con il dubbio di non aver pagato quanto dovuto; con la problematica di dover dimostrare di aver pagato ed il rischio di non trovare la ricevuta dopo anni; di dover organizzarsi per andare al Comune nei giorni e nelle ore previste per dimostrare eventuale pagamento”. “Il pensiero va in particolar modo alle tante persone anziane e soprattutto a quelle sole che potrebbero aver difficoltà nel trovare le ricevute di pagamento. All’Amministrazione chiediamo – conclude ‘Se la ami la cambi’ – maggior attenzione nei confronti dei cittadini ed in particolar nell’azione amministrativa, nel controllo del territorio e nell’operato amministrativo. Tale richiesta è motivata dal fatto che si nota un’assenza di tali azioni da parte dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sciumbata”.

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