
Caro concittadino che hai pensato di posizionare del veleno per le bellissime strade di Serra San Bruno, vorrei poterti chiedere se fossi convinto di risolvere in questa maniera il problema del randagismo che ormai da troppo tempo crea disagi – più o meno esasperati – alla nostra comunità.
Di certo, non lo hai fatto! Hai colpito un cane che da anni nutro ed ho vaccinato, persino sterilizzato. Mai gira in branco, è abituato a stare con i bambini e totalmente innocuo! Non hai risolto il problema, né la mia giornata, hai distrutto quella di mio figlio che ogni dieci minuti si affaccia per capire se il cane che era abituato a vedere scodinzolare si è finalmente alzato.
Ma è possibile che si possano compiere gesti del genere con una simile leggerezza?
Non so se gli avvelenatori sappiano cosa voglia dire aspettare per ore davanti ad un animale che soffre e trema in continuazione, non so se il Sindaco lo sappia visto l’immobilismo a riguardo. Rispetto alle responsabilità amministrative ricordo le grandi parate da campagna elettorale, i temi cruciali, le aspettative verso un’Amministrazione giovane e mi chiedo dove siano finite e dove sia la comunità intera. Mi chiedo come non ci siano dure prese di posizione su atti di tale crudeltà e come non si faccia assolutamente nulla per contrastare l’emergenza.
Cerco, da un lato, di comprendere questi folli gesti, di cogliere le istanze di quanti si sentono minacciati dalla presenza dei numerosi randagi, che soprattutto nel periodo del calore formano dei branchi, dall’altro, tento di contemperare il rispetto per un animale che non è solo da appartamento. E’ per tali ragioni che da sempre auspico una campagna di censimento finalizzata alla sterilizzazione ed al monitoraggio di questo fenomeno che sembra incontenibile.
Eppure, sarebbe sufficiente un po’ di buon senso e un po’ di rispetto delle leggi dello Stato, perché prima di parlare di canile, si dovrebbe parlare di senso civico, prima di parlare di Serra come Città si dovrebbe parlare dei serresi, ma che per fortuna non siamo tutti uguali
Sarebbe bello impadronirci dei nostri diritti e farlo valorizzando i nostri doveri, così ho pensato di prendere spunto da questo brutto evento per lanciare un appello alla mia comunità: costituire un comitato per il randagismo.
Elisabetta Bruna Zaffino
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