Caldo record, Oliverio chiede al ministro Martina lo stato di calamità naturale per l’agricoltura calabrese

Il presidente della Regione Mario Oliverio, in seguito ad una riunione tra il Dipartimento Agricoltura e le Organizzazioni professionali, gli esperti dell’Arsac e i ricercatori del Crea Ofa Rende, ha scritto al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, per informarlo della grave situazione del comparto agricolo calabrese, in particolare del settore olivicolo, e per chiedere lo stato di calamità naturale per i territori regionali. Il Dipartimento Agricoltura, a seguito di numerose segnalazioni, ha deciso di convocare una riunione con i rappresentanti delle organizzazioni, dell’Arsac e del Crea Ofa Rende, per fare il punto sulla condizione del settore olivicolo. Settore che sta attraversando un momento molto difficile per quanto riguarda la produzione. Le cause sono riconducibili a due fattori. In primis, allo straordinario innalzamento termico che sta colpendo la regione, causato dai cambiamenti climatici, ed alla siccità che sta colpendo i territori. Inoltre al “tripide” un insetto secondario che attacca fiori, germogli e frutti dell’olivo. Alla riunione erano presenti, per la Regione, il consigliere con delega all’Agricoltura Mauro D’Acri, il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino, ed il dirigente del settore fito-sanitario Cosimo Caridi. La Regione ha deciso di istituire un tavolo permanente sulle attuali problematiche del settore olivicolo, finalizzato a sfruttare il supporto degli esperti dell’Arsac e dei ricercatori del Crea Ofa Rende, per fronteggiare i disagi causati all’agricoltura dai cambiamenti climatici, anche attraverso la sperimentazione e l’inserimento di nuove tecniche di coltivazione. Il Dipartimento Agricoltura ha coinvolto il presidente Oliverio che ha tempestivamente informato con una lettera il Ministro Martina della situazione, sottolineando che la Calabria sta effettuando tutti i passaggi necessari per richiedere lo stato di calamità naturale per tutte le colture a rischio. Nel frattempo, per quanto attiene lo specifico dell’olivicoltura, il Dipartimento ha deciso di istituire una task force per trattare nel migliore dei modi le problematiche del settore e per sensibilizzare ed informare gli agricoltori sulla necessità di effettuare azioni di monitoraggio e, nel caso del superamento della soglia di intervento, di effettuare gli adeguati trattamenti per difendere le coltivazioni dall’insetto.

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