Pericolosità sociale. È questo il motivo per il quale due cittadini marocchini e un cittadino siriano sono stati espulsi dal territorio nazionale. Il Ministero dell’Interno spiega che “con questi rimpatri, 70 nel solo 2017, salgono a 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 a oggi”.
In particolare, il siriano – che utilizzava anche un alias di un cittadino tunisino – nel 2015 era stato tratto in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora presso la sede di Brognaturo della Cooperativa “Stella del Sud”, ove in diverse circostanze si è evidenziato per condotte prevaricatrici nei confronti di altri ospiti e degli operatori.
Aveva inoltre espresso apprezzamento nei confronti degli autori dell’attentato terroristico di Manchester e tentato di avviare una operatrice del centro verso la conversione all’Islam. Successivamente, aveva avuto un diverbio con un operatore della cooperativa d’accoglienza per motivi legati alla sua visione della religione islamica. Già nel 2011 nei suoi confronti erano stati emessi due decreti di espulsione, riuscendo sempre a sottrarsi all’esecuzione degli stessi.
La notizia è salita agli onori della cronaca nazionale.
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