Blocco sull’ultimo tratto della Trasversale, il comitato accende i fari: “Anas e Tar facciano chiarezza”

Il comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” interviene in merito alla questione relativa al blocco dell’iter amministrativo disposto dal Tar per la realizzazione dell’ultimo tratto dell’infrastruttura, quello che da Gagliato porta alla S.S. 106. Il comitato non vuole “entrare nel merito della controversia legale che vede da una parte l’Anas e dell’altra i possessori di terreni e fabbricati che reclamano la difesa delle loro proprietà” poiché, come spiega il presidente Fioravante Schiavello, “non tocca certamente a noi, soprattutto in questa delicata fase, prendere le difese dell’una o dell’altra parte, per questo ci sono le autorità competenti, prima fra tutte la giustizia amministrativa”.

“Noi – sostiene Schiavello – ci limitiamo ad osservare, a tenere alta l’attenzione e a precisare alcune questioni che evidentemente la stampa riporta da quanto appreso dalle parti che si ritengono penalizzate dal nuovo tracciato della strada stessa. Una delle cose che non condividiamo – sottolinea – riguarda la difesa della progettazione del 2012 che, secondo parte ricorrente, sarebbe più sostenibile e meno costosa. Ricordiamo a noi stessi che la vecchia progettazione del tratto attualmente in discussione prevedeva 3 lotti (di cui solo il primo finanziato per un importo di circa 55 milioni di euro ai prezzi dell’epoca) con una serie di piloni, ponti e gallerie che non solo avrebbero deturpato il territorio ma avrebbe avuto, complessivamente, un costo di molto superiore alla progettazione attuale”. Il comitato chiede “solo chiarezza”, in primis all’Anas che “deve approfondire in tempi brevissimi le controdeduzioni dei ricorrenti e, ove le stesse vengano ritenute valide, provveda a rettificare il progetto senza, possibilmente, stravolgerlo” e poi “al Tribunale amministrativo regionale affinché fissi tempi certi e precisi per la definizione della controversia”.
Inoltre il comitato chiede che l’Anas “si esprima, mettendo da parte ogni perplessità, chiarendo pubblicamente lo stato delle cose, dando conferma di voler completare il tratto Gagliato – Statale 106 nei tempi effettivamente previsti. Essa – è la conclusione – rimane infatti infrastruttura di cui i paesi dell’entroterra hanno estrema necessità e a cui non possono assolutamente rinunciare per potersi finalmente liberare da un atavico isolamento”.

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