
“Da quando è iniziata la campagna elettorale che ha portato alla conferma di Giuseppe Falcomatà a Sindaco
di Reggio Calabria, lo stesso – ricorda Giuseppe Lembo, presidente del Circolo “Reggio 70), si è affannato ad inaugurare (o cercare di farlo) spezzoni di opere progettate e finanziate dalle tanto vituperate “precedenti amministrazioni di centro – destra”. Così abbiamo assistito all’inaugurazione di un pezzo non finito di Parco Lineare Sud (progettato e finanziato ancora dalle Amministrazioni di centro-destra), ad una camminata sulla scalinata del Waterfront il giorno della chiusura della campagna elettorale, al rinvio, da ultimo, dell’inaugurazione sempre parziale dello stesso Waterfront al quale manca il pezzo più prezioso, il Museo del Mare (che però promette di fare dopo averlo definanziato).
Molti avranno dimenticato, sempre in campagna elettorale, che il sindaco promise di completare anche il tapis
roulant di Via Giudecca, da sempre definita da certi ambienti di sinistra opera inutile, con tanto di
sopralluogo in via Reggio Campi a ridosso dell’appuntamento elettorale”.
“Oggi – sottolinea Lembo – tutta l’inutilità del tapis roulant è davanti agli occhi dei reggini, perché da diversi mesi ormai non ci si preoccupa più di farlo funzionare. Dopo anni di funzionamento ad intermittenza, Giuseppe Falcomatà ha deciso di farlo diventare veramente inutile, tranne che per un povero senzatetto che adesso può
indisturbatamente utilizzarlo quale dimora.
Così un’opera strategica per la mobilità cittadina sta per divenire, come hanno sempre amato definirla i
sodali del sindaco, un ammasso di ferraglia, con buona pace delle persone che vivono o devono recarsi
nella parte alta del centro cittadino.
Dell’inutilità dell’opera quando funzionante possono riferire, infatti, quanti abitano a Reggio Campi,
Trabocchetto, Villini Svizzeri, Cappuccinelli; possono riferirne, inoltre, i commercianti di Via Aschenez e Via
Possidonea; per non parlare degli invalidi, degli anziani e dei genitori con figli piccoli e, magari, passeggino
al seguito. Hanno sempre la valida alternativa di spostarsi in macchina o di rimanere a casa, visto che glielo
sta chiedendo il sindaco”.
Reggio 70 chiede che: “venga data prioritaria importanza al funzionamento a pieno regime del tapis roulant
nonché al completamento del progetto sino a Via Reggio Campi. L’opera è necessaria vista la
conformazione urbanistica del centro cittadino, vista l’impossibilità di utilizzare i marciapiedi con sedie a
rotelle e passeggini perché troppo piccoli o perché abusivamente occupati da autovetture quasi mai
sanzionate”.
Per dare esecutività alla propria azione, il Circolo ‘Reggio 70’ ha già chiesto al consigliere di opposizione
Giuseppe De Biasi: “di sposare questa battaglia e di farsene portavoce anche in seno al Consiglio Comunale,
al fine di comprendere quali possano essere gli ostacoli alla normale fruizione della importantissima
infrastruttura.
Questa battaglia, che non è solo di ‘Reggio 70’, ma di tutti i cittadini che pretendono una città finalmente
vivibile e a misura di uomo. È vero, ci sono tante opere da realizzare in città (anche se non crediamo che
sarà questa Amministrazione a compierle), ma cominciamo a far funzionare ciò che già esiste e svolge una
funzione utile, per rendere Reggio davvero vivibile per tutti.
Noi non ci fermeremo, però, a questo”. “Abbiamo intenzione – preannuncia il presidente del Circolo – di farci carico di dare vita ad un progetto di fattibilità che concretamente mostri il volto propositivo della nostra azione, intransigente di fronte allo scempio messo in atto dalla peggiore amministrazione della storia reggina, ma pronto a spendersi in ogni
modo a tutela delle sorti della nostra terra”.