Rischio di “desertificazione” del Mezzogiorno, “profili di incostituzionalità”, pericoli per l’unità nazionale. Dal “Serreinfestival” partono messaggi di rifiuto per l’attuale impostazione dell’autonomia differenziata, ma anche una riflessione sulle condizioni e sulle prospettive di chi vive a queste latitudini.
Ad introdurre i lavori è stato il già deputato Bruno Censore che ha criticato “gli effetti perversi su una regione disagiata come la nostra” ipotizzando “il venir meno dei principi costituzionali”. A ripercorrere le tappe del provvedimento, mettendo in luce gli interessi del nord ma anche la sostanziale assenza della classe politica del sud, ci ha pensato il giornalista de “Il Mattino” Marco Esposito che ha dimostrato come i concetti di fabbisogno standard, capacità fiscale e solidarietà siano stati piegati a visioni interessate attraverso la formulazione del “target perequativo scelto”. “Ma l’eccesso di egoismo – ha aggiunto – ci ha svegliati e dalla Regione Calabria è partita la prima diffida al Governo. Dal Comune di Cinquefrondi è stato avviato il percorso contro queste regole. Prima ci hanno visti passivi, dobbiamo reagire. Abbiamo la Costituzione dalla parte del manico, facciamola valere”.
Le modalità di esecuzione (“di nascosto”) sono state nel mirino del direttore artistico del “Serreinfestival” Armando Vitale che in esse ha visto la spia della “gravità della situazione”. Sul futuro della Calabria alla luce della riforma ha riflettuto il segretario nazionale della Cisal Franco Cavallaro mentre il componente del Comitato di Presidenza Svimez Pino Soriero, dopo aver rilevato “un’Italia spaccata in due”, ha avanzato il sospetto di “incentivo di una nuova soggezione per il Mezzogiorno”.
Emarginazione e sacche di desertificazione sarebbero le conseguenze per lo storico Piero Bevilacqua in un contesto di rottura nazionale con penalizzazione per il Mezzogiorno.
Il già direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’ospedale “Pugliese- Ciaccio” di Catanzaro Pasquale Puzzonia, premesso che parte delle responsabilità sono in capo “alle forze politiche che hanno gestito la sanità”, ha evidenziato come “il diritto alla salute dei calabresi sia stato sistematicamente rapinato”. Di “regionalismo capovolto nel nostro Paese” ha parlato il consigliere regionale Michele Mirabello, che ha invitato la classe dirigente nazionale a “discutere di autonomia quando partiamo tutti dallo stesso livello” e ha ribadito l’esigenza di “alimentare la consapevolezza delle persone”.
Il sipario è calato sulla III edizione del “Serreinfestival” con il concerto degli “Etnosound”.