
C’è anche l’attuale commissario del Parco delle Serre, Mimmo Sodaro, fra i 41 dipendenti regionali che sono stati rinviati a giudizio dal Gup del Tribunale di Catanzaro Giovanna Gioia. L’accusa, originariamente formulata per 49 persone (4 già giudicate con rito abbreviato e 3 scagionate dalla Corte d’Appello di Catanzaro a fine settembre), è quella di assenteismo, cioè di aver timbrato il cartellino per poi allontanarsi arbitrariamente dal luogo di lavoro, e si basa sulle riprese delle telecamere poste nei Dipartimenti regionali dalla Guardia di Finanza. Il processo è stato fissato per il 19 febbraio.
La vicenda esplose 3 anni fa, quando la Regione emise una serie di sanzioni consistenti in licenziamenti, rimproveri e sospensioni dal servizio.
Serrese, 58 anni, Sodaro è stato prima nominato e poi confermato alla guida dell’Ente di tutela ambientale dove sta attuando una strategia di valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico anche puntando sulla sinergia con le associazioni. Già assessore comunale, si è candidato con la lista “La Serra rinasce” alle ultime elezioni amministrative.
Contattato telefonicamente, Sodaro è apparso sereno e convinto di poter dimostrare la propria innocenza.
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