
“Non ci siamo, la strada Brognaturo-Acqua del Sorcio è ancora impercorribile. Le conseguenze sono pesanti per i cittadini e per le attività commerciali, chiediamo immediata chiarezza”.
Le parole sono del sindaco di Guardavalle Giuseppe Ussia, che trasmette un duro messaggio a nome dei colleghi di Brognaturo, Simbario, Badolato, Santa Caterina dello Ionio, Sant’Andrea e Isca sullo Ionio, che si sono ritrovati sul tratto di strada per verificarne lo stato ed hanno riscontrato “evidenti problematiche”.
“Ci sono – afferma Ussia, sostenuto dagli omologhi – enormi crateri che sono alle base di danni alle vetture e quindi alle successive richieste di risarcimento, senza contare i disagi di chi per motivi di lavoro o di commercio deve transitare su questa strada. A settembre 2018 dovevano avere inizio i lavori della durata di 4 mesi, lavori che invece sono partiti dopo l’ultimo Ferragosto e che pare siano già terminati. Non possiamo che registrare profonde anomalie di lavori incompleti rispetto al progetto originario. Dovevano esserci la bitumazione di 11 chilometri di strada, la pulizia delle cunette, la segnaletica verticale e orizzontale. Noi questo non lo abbiamo riscontrato. Le condizioni della strada parlano da sole. Vogliamo chiarezza e pertanto provvederemo a chiedere un incontro al presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano, alla ditta incaricata ed al direttore dei lavori”. A rincarare la dose è il sindaco di Brognaturo di Cosmo Tassone, che sin dal principio ha tenuto alta l’attenzione su un’arteria che ritiene essenziale per la sopravvivenza stessa dei centri interessati del Vibonese e del Catanzarese. “Capiamo che è un’eredità – rileva – ma non si può sfuggire alle responsabilità. La strada, così com’è, non può essere normalmente percorsa. Noi non ci fermeremo e faremo valere i nostri diritti”.
Va ricordato che i Consigli comunali di Brognaturo e Simbario hanno già deliberato favorevolmente rispetto alla proposta di lasciare la circoscrizione territoriale della Provincia di Vibo Valentia per rientrare sotto quella di Catanzaro.







