
“L’iniziativa è riuscitissima perchè la volontà è quella di aprire un dibattito e rifarci allo Statuto. Ai Circoli del Pd e a tutti coloro che operano all’interno della coalizione deve essere data la possibilità di partecipare al percorso per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione Calabria”.
Il sindaco di Acquaro Giuseppe Barilaro, interpellato a caldo da “Il Meridio”, intende “sostenere un principio” che è quello di dare “l’opportunità di esprimersi” e, indirettamente, consentire al governatore uscente Mario Oliverio quantomeno di entrare nella rosa dei concorrenti. Con lui tanti sindaci e amministratori del Vibonese: di San Costantino, Sant’Onofrio, Dasà (il sindaco Raffaele Scaturchio), Serra San Bruno (l’ex vicesindaco Valeria Giancotti, per la quale “la spaccatura interna voluta dall’alto fa tralasciare le esigenze del territorio e di tutto il centrosinistra”). Ma soprattutto il commissario del Parco delle Serre Giuseppe Pellegrino ed il consigliere regionale e presidente della Commissione Sanità Michele Mirabello. Esponenti che evidentemente non temono l’intimazione del commissario regionale del Pd Stefano Graziano, il cui avvertimento era stato chiaro: “nei prossimi giorni saremo noi ad indire un’assemblea dei Circoli e dei gruppi dirigenti e discutere – come è giusto – delle decisioni da assumere. Chiunque lo faccia adesso, in questo modo, sceglie di mettersi contro le indicazioni del partito”.
Non solo, quindi, non c’è paura, ma c’è fermezza nella posizione assunta perché Barilaro sostiene che “la lettera di Graziano sembra la lettera di un leader della Lega visto il modo autoritario e non autorevole”. Per il primo cittadino, infatti, il candidato “non va calato dall’alto, perché così viene violentata la storia recente del Pd”. Al contrario, “ci deve essere una discussione per includere e non per escludere”.
Intanto, per la serata di domani Mirabello ha promosso a Vibo Valentia la manifestazione “Politica e territori – Idee a confronto”. Un evento che, però, potrebbe creare ulteriori frizioni. C’è in effetti da vedere se il segretario provinciale del Pd Enzo Insardà parteciperà visto la sua adesione alla “linea del partito nazionale” rappresentata in Calabria da Graziano. Una presenza tutt’altro che scontata visti i rumors che vorrebbero una sorta di diffida del partito nazionale rispetto alla partecipazione alle iniziative di coloro i quali cominciano ad essere considerati ribelli.
