
È una sfida dal sapore particolare quella che vivrà Simbario in questo frangente decisivo di campagna elettorale. Perché coloro che negli ultimi anni hanno lavorato fianco a fianco si ritrovano sugli opposti versanti della barricata, pronti ad assestare (vicendevolmente) i colpi all’avversario di oggi che è stato l’alleato di ieri.
Uno scenario inedito, dunque, quello che si è concretizzato nelle ultime settimane e che fino a qualche tempo addietro – quando erano altri a lanciare proclami poi caduti nel vuoto – appariva come difficile da realizzare. Da una parte c’è il sindaco uscente Ovidio Romano, a capo di “Orgoglio simbariano” che va alla ricerca della conferma sullo scranno conquistato un lustro addietro, quando non ci fu la necessità di superare un avversario “reale”, dall’altra c’è il vicesindaco uscente Raffaele Versace, alla guida di “Un’altra idea per Simbario”, che cerca di scalzare Romano e che sarà supportato da un gruppo di giovani desiderosi di concretizzare un “cambiamento”. Dunque, continuità contro discontinuità: sarà il popolo a decidere quale sarà la strada da percorrere.
Ad ogni modo, si percepisce un clima di tensione in paese destinato a durare per il prossimo mese. La presentazione delle liste ha svelato quelli che erano gli assi nella manica dei due aspiranti alla più alta carica dell’Ente: alcune candidature a consigliere sono state interpretate come sorprese da chi non vive dall’interno le trame della politica locale.
L’obiettivo di entrambe le coalizioni è quello di avviare un cammino di crescita economica, culturale e sociale in grado di arrestare la crescente emigrazione che, come negli altri angoli della Calabria, è causata dalla cronica assenza di lavoro.