
In conferenza stampa presso la biblioteca civica di Quattromiglia di Rende, i deputati Paolo Parentela e Giuseppe D’Ippolito hanno presentato la proposta del Movimento 5 Stelle sul servizio idrico integrato regionale, affidandone l’introduzione al consigliere comunale rendese Domenico Miceli. Parentela ha illustrato la proposta, contenuta in un’articolata mozione ad uso dei Comuni calabresi e volta a inserire nei rispettivi statuti che l’acqua è bene essenziale per la vita e la sua disponibilità per i bisogni primari costituisce diritto inviolabile e universale dell’uomo. La mozione prevede, in sintesi, che Esecutivi e Consigli comunali assumano l’impegno di avviare le azioni necessarie al rimborso o alla rideterminazione da parte di Regione Calabria e del gestore Sorical delle somme, per un totale di circa 140milioni, richieste in più rispetto a quanto prescritto dalla normativa vigente. Nella mozione sono previsti precisi impegni anche per fermare la pratica della riduzione o del distacco della fornitura in caso di morosità dei comuni e per azioni di risarcimento contro Sorical in ragione dei mancati investimenti sulle rete idrica. Riguardo all’Autorità idrica della Calabria (Aic), la mozione contempla, oltre a impegni per la massima trasparenza, rappresentatività e partecipazione democratica, che la gestione e l’erogazione del servizio idrico non siano separate e che possano essere affidate esclusivamente a enti di diritto pubblico, non assoggettabili al patto di stabilità interno. Tra le priorità del contratto di governo tra M5s e Lega, hanno sottolineato i parlamentari 5stelle, c’è proprio l’acqua
pubblica. D’Ippolito ha ribadito che «il Movimento 5stelle vuole che la gestione del servizio idrico integrato sia veramente pubblica e giammai affidata a Sorical dopo un’operazione di restyling». Il deputato ha inoltre affermato che «la gestione pubblica del servizio idrico deve avere come corollario l’esclusione dello sfruttamento economico dell’acqua e che l’Aic deve impegnarsi a modificare retroattivamente le tariffe illegittime praticate da Sorical e Regione, che hanno rappresentato una truffa verso gli utenti, finora volutamente consentita». Proprio sul tema delle tariffe illegittime applicate negli anni da Sorical e Regione Calabria, Parentela e D’Ippolito hanno annunciato che martedì 22 maggio incontreranno il presidente di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), Guido Bortoni, cui chiederanno un intervento risoluto e retroattivo sulle stesse tariffe, perché «i calabresi non subiscano ancora questa colossale ingiustizia».
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