
Il sindaco del Comune di Fabrizia critica duramente la delibera n. 778 della Giunta regionale, definendola un “taglio lineare che penalizza studenti, famiglie e lavoratori del settore scolastico”, sostenendo che la decisione, presentata come una misura di razionalizzazione, “avrà conseguenze devastanti per il diritto allo studio, soprattutto nella nostra area interna già colpita da isolamento e carenza di servizi”.
“Una Regione Calabria – sostiene il primo cittadino -, che non va incontro alle esigenze delle famiglie, non ha perso tempo ad approvare la delibera n. 778 del 30 dicembre 2024, esprimendo con il massimo dei voti (8 su 8 favorevoli), la volontà all’accorpamento dell’Istituto comprensivo di Fabrizia e di quelli di altri 6 Comuni della Calabria, sopprimendo inoltre ulteriori due Istituzioni scolastiche, invece di riflettere, di sollecitare il Governo centrale, che è dello stesso schieramento politico, al fine di cercare un’eventuale soluzione, un’eventuale proroga oppure di cercare una soluzione definitiva per l’Autonomia delle Istituzioni scolastiche, per andare incontro ai 7 Comuni della Calabria. Invece, i componenti della Giunta regionale si sono riuniti votando l’accorpamento e chiudendo definitivamente la partita”. Fazio manifesta il suo disappunto sostenendo che “questa non è politica, tutto ciò significa penalizzare i territori, penalizzare le famiglie, penalizzare i piccoli Comuni, come Fabrizia, Mongiana e Nardodipace, Comuni sopra i 1000 metri dal livello del mare, paesi interni già penalizzati per via dell’emigrazione, dell’isolamento, della viabilità, ed adesso anche dell’istruzione”. Al contrario, “l’istruzione doveva essere un punto cardine, perché dalle scuole nascono le figure più importanti per lo sviluppo dei nostri territori”. Pertanto, il sindaco si dice “immensamente rammaricato per quanto deliberato dalla Giunta regionale” e “fortemente deluso per quanto deciso, oltretutto dopo che la Provincia di Vibo Valentia, con delibera n. 31 del 6 novembre 2024, ha votato favorevolmente alla continuazione dell’Autonomia scolastica dell’Istituto comprensivo di Fabrizia”.
La conclusione non può che essere amara: “la Giunta regionale non prende nemmeno atto della delibera della Provincia, quindi, insieme a tutta l’Amministrazione comunale, andremo fino in fondo per lottare per i nostri diritti, per i diritti della nostra comunità e provvederemo alla nomina di un avvocato per impugnare la delibera n. 778 proponendo il Ricorso presso il Tar”.